Go Nagai Net

Goldrake - un mito mai scomparso

« Older   Newer »
  Share  
"ULTRAMAN"
view post Posted on 29/7/2007, 10:35 by: "ULTRAMAN"     +1   -1
Avatar

Filologo della Girella

Group:
Member
Posts:
2,212
Reputation:
+75
Location:
nebulosa m-78 , "terra della luce ultraniana"

Status:


ATLAS UFO ROBOT GOLDRAKE

Approfondimenti: il mecha design

ATLAS UFO ROBOT riesce al contempo a essere una serie atipica e standard dell'animazione giapponese degli anni 70. e' standard perche' il livello dell'animazione non eccelle e anzi e' nella media delle produzioni di quell'epoca: e' atipica perche' il design e altri piccoli particolari, e' molto curato e ricco di riferimenti simbolici.
Basato esplicitamente sugli oggetti protagonisti degli avvistamenti ufo , una moda scoppiata in Giappone all'inizio degli anni 70, Goldrake e' una summa dell'estetica robotica inaugurata da Go Nagai che aveva iniziato con tale saga partendo da Mazinga Z nel 1972e della misteriosita'delle forme circolari volanti che furoreggiavano nei cieli del mondo in quel periodo. Goldrake e' formato per l'appunto da un ufo, cioe' un astronave a forma di disco ,fornita di svariati alettoni e un reattore posteriore, che gli danno un preciso design simmetrico bilaterale,dentro il quale e' inserito un enorme robot antropomorfo .Sia il disco che il robot sono dotati di molte armi : il robot, nelle fasi decisive durante le battaglie contro i robot di Vega , fuoriesce dal suo alloggio e combatte , mentre il disco Spacer( in italia ribattezzato Atlas, da cui fu tratto il titolo della serie) rimane in zona in veste di supporto.
Il fascino di Goldrake ,rispetto a moltri altri robot,del passato e delle successive produzioni animate, e' la sua ricercata alienita'; nella finzione narraqtiva esso e' infatti costruito con una tecnologia extraterrestre, molto piu' sofisticata e avanzata di quella che ha creato i 2 Mazinger , e con una lega fleediana ultraresistente, il Gren ( da cui il nome originale del robot GRENDIZER) che si rivela la sola arma in grado di sostenere e respingere gli attacchi di Vega; le sue prestazioni -velocita'-,potenza-energia-autonomia-munizioni , sono impressionanti e le sue armi micidiali ! Il pilota di Goldrake , puo' guidare il mezzo da 2 distinte cabine di pilotaggio , a seconda che si trovi in fase di navigazione o di battaglia: nel primo caso Actarus e' situato nel ponte di comando in cima al disco, nell'altro la sua poltroncina scende all'interno dello Spacer attraverso una botola, entra nel robot attraverso un portello posto nella schiena dell'automa e dopo un traggitto lungo a mo' di "corridoio" arriva nella cabina alloggiata nel volto di Goldrake.L'aspetto del robot ricorda un enorme Samurai , specialmente nella scelta delle armie soprattutto nel famoso grido di battaglia che Actarus lancia ogni volta che utilizza uno dei suoi ordigni : il ki , nella cultura giapponese ,e' infatti l'urlo per liberare la propria energia interiore.Quanto all'Istituto di ricerche astronomiche del dr. Procton, e' in stile dichiaratamente " giocattoloso" come il Goldrake, infatti molte delle svariate serie giappo create negli anni 70 ,gia' da allora si basavano su strategiche sinergie di marketing, e Goldrake fu in gran parte progettato proprio per l'industria del giocattolo. Gli elementi che invece destano piu' interesse sono il design " organico" dei manufatti veghiani e la sensazione di deja' vu che suscitano gli ufo robot. Se questi ultimi e gli stessi protagonisti veghiani malvagi , a partire dall'astronave del ministro della guerra Gandal , il fido Hidargos, il RE Vega ecc ecc fino ad arrivare ai robot nemici , ricordano l'iconografia tradizionale degli ONI ( orchi e demoni nipponici) la struttura esterna e l'arredamento interno della base lunare veghiana Sharmoon, sono ricalcati sulle anatomie vegetali terrestri :la principale Torre dell'insediamento sembra una " pianta a stelo lungo" , e le "infiorescenze" che ne scaturiscono sono gli alloggiamenti per dei "fiori della morte" ,ovvero le astronavi madri della flotta spaziale veghiana, un criterio che si e' rivisto recentemente , infatti vi e' molta similarita' col film del 1996 " Indipendence Day" . Le stanze sono costituite da pavimentazioni che ricordano l'apparato cellulare delle foglie viste al microscopio e tutti gli oggetti perfino le armature dei soldati, ricordano vagamente dei " baccelli" . Un design alieno dunque, che pero' provoca un senso di straniamento nell'acuto osservatore a causa della sua "organicita'" in contrapposizione con la totale meccanicita' dei manufatti umani.
 
Top
22 replies since 16/6/2007, 19:43   1209 views
  Share