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Robotech,

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view post Posted on 25/2/2008, 10:54     +1   -1




Recensione da wikipedia:
Robotech (Robotech) è un cartone animato di fantascienza creato nel 1985 negli Stati Uniti unendo tre diversi e completamente scorrelati anime prodotti in Giappone dalla Tatsunoko: Macross (Chōjikū Yōsai Macross) (36 episodi, 1982/83), Southern Cross (Chōjikū Kidan Southern Cross) (24 episodi, 1984) e Mospeada (Kiko Soseiki Mospeada) (25 episodi, 1983/1984) in un'unica serie di 85 puntate. È stato prodotto dalla Harmony Gold sotto la supervisione di Carl Macek. In Italia è stato trasmesso in TV nel 1986 sulle reti Mediaset e successivamente ha avuto diverse repliche su Italia 7.

Il nome Robotech fu scelto in quanto la Revell, una delle principali aziende produttrici di modellini, aveva in catalogo alcuni dei mecha presenti in Macross in una linea di prodotti chiamata Robotech Defenders (di cui era stata pubblicata nel 1984 anche una miniserie di fumetti dalla DC Comics) e la Harmony temeva che la pubblicazione con un altro nome avrebbe provocato confusione nei consumatori e danneggiato le vendite dei giocattoli.
Indice
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* 1 Origine
* 2 Storia
o 2.1 Prima guerra di Robotech (The Macross Saga) - Gli Zentradi
+ 2.1.1 Trama
+ 2.1.2 Tematiche
o 2.2 Seconda guerra di Robotech (The Masters) - I Signori di Robotech
+ 2.2.1 Trama
+ 2.2.2 Tematiche
o 2.3 Terza guerra di Robotech (The New Generation) - Gli Invid
+ 2.3.1 Trama
+ 2.3.2 Tematiche
* 3 Mecha
o 3.1 Giocattoli, modellini e questioni legali
* 4 Colonna sonora
* 5 Spin off, sequel e prodotti correlati
o 5.1 Robotech: The Untold Story
o 5.2 Robotech II: The Sentinels
o 5.3 Robotech III: The Odyssey
o 5.4 Robotech IV and V
o 5.5 Robotech 3000
o 5.6 Robotech: The Shadow Chronicles
o 5.7 Fumetti
o 5.8 Romanzi
o 5.9 Videogames
o 5.10 Gioco di ruolo
o 5.11 Gioco di carte collezionabili
* 6 Curiosità
* 7 Collegamenti esterni

Origine [modifica]

La Harmony Gold era interessata a produrre Macross, ma questa era composta da soli 36 episodi, mentre la lunghezza minima di una serie animata da proporre alle reti televisive americane era di 65 episodi. Pertanto ricorse alle altre due serie animate dal mecha design simile, fondendole in un'unica serie in modo da poter proporre il risultato per l'edizione americana.

Per poter compiere questa operazione, Carl Macek (che ne è stato il supervisore), ha riscritto dialoghi e tagliato e rimontato scene dei tre anime, in modo da poter produrre una storia coerente. In tutta questa operazione la serie che ha sofferto maggiormente è stata Southern Cross, che, dovendo fare da trait d'union tra le altre due, è stata soggetta a maggiori rimaneggiamenti della sua trama originale.

Storia [modifica]
Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.

Prima guerra di Robotech (The Macross Saga) - Gli Zentradi [modifica]

Trama [modifica]

Nel 1999, una gigantesca astronave aliena si schianta su un'Isola.

Dallo studio di questo eccezionale artefatto, gli scienziati terrestri ottengono conoscenze tecnologiche avanzatissime, che portano alla costruzione di nuovi mezzi bellici: i caccia trasformabili VF-1 Varitech o Valkyrie e, successivamente, alla ricostruzione della stessa astronave aliena, ribattezzata SDF-1 (Super Dimensional Fortress 1).

Durante la cerimonia di inaugurazione, il popolo alieno degli Zentradi attacca l'isola e i suoi abitanti. Un pilota acrobatico, Rick Hunter, viene suo malgrado coinvolto nel combattimento e porta in salvo una giovane ragazza, Lynn Minmay.

L'attacco alieno è però troppo massiccio, e il comandante dell'SDF-1, l'ammiraglio Gloval, ordina di compiere un salto iperspaziale, che trasferisce l'incrociatore spaziale e l'intera isola di Macross nelle vicinanze di Plutone.

La gigantesca astronave diventa così una vera città spaziale, in cui gli abitanti lavorano, vivono e amano sotto la costante minaccia degli Zentradi, che, rintracciata l'astronave, si mettono al suo inseguimento.

L'inseguimento si caratterizza di diverse tappe, scandite dagli episodi della saga, attraverso le quali vengono introdotti diversi personaggi: sul fronte alieno troviamo Breetai, il comandante della flotta Zentradi incaricato di recuperare l'SDF-1 e la matrice di protocultura in essa celata; il suo assistente Exedore; Dolza, comandante supremo degli Zentradi (che risponde agli ordini dei Signori di Robotech, creatori della razza Zentradi); Lord Kyron, giovane ed impulsivo comandante delle truppe d'assalto aliene; Myria Parino, asso dell'aviazione Meltradi. A bordo dell'SDF-1, al fianco dell'ammiraglio Henry J. Gloval, troviamo Lisa Hayes, sua vice, ed il gruppo delle aiutanti capitanato da Claudia Grant; Roy Fokker, capopattuglia dei "Teschi" e mentore di Rick Hunter; Max Sterling, astro nascente dell'aviazione terrestre.

Ritornata sulla Terra a prezzo di gravi perdite umane e con a bordo 3 spie Zentradi "micromianizzate", all'SDF-1 viene intimato dal Governo Unito Terrestre di ritornare nello spazio, per allontanare la minaccia aliena dal pianeta. Riguadagnato lo spazio e riprese le battaglie con gli Zentradi, la guerra muta il suo corso allorquando a bordo dell'ammiraglia di Breetai scoppia l'ammutinamento: le 3 spie, ritornate a bordo, hanno portato con loro alcuni oggetti terrestri, tra cui la musica e le bamboline di Lynn Minmay; i compagni d'arme, sconvolti dalle canzoni della giovane e contagiati da quella che viene chiamata Protocultura, convincono Breetai a giungere ad un armistizio, che viene ratificato dal comandante Zentradi ma non accettato da Dolza, il quale porta la sua flotta di oltre 4 milioni d'astronavi in orbita alla Terra... Si scatena una battaglia infernale, in cui il pianeta resta gravemente colpito (muoiono nell'attacco circa 4 miliardi di persone), ma alla fine l'SDF-1 coadiuvato dagli Zentradi ribelli ha la meglio e distrugge l'enorme flotta di Dolza.

Sulla Terra devastata, il personale dell'SDF-1 si prodiga per la ricostruzione e nel frattempo, assieme a Breetai, organizza la cattura del satellite Robotech Factory. Ma Kyron, sopravvissuto alla ciclopica battaglia assieme al suo battaglione, medita vendetta e prepara il suo ritorno per distruggere gli odiati Micromiani... Riparato il proprio incrociatore, lo dirige in un attacco suicida sull'SDF-1 e sul nuovo SDF-2, distruggendo se stesso e le 3 astronavi, che vengono sotterrate insieme alla matrice di Protocultura sotto un cumulo di detriti dragati da un lago. Rick e Lisa, sopravvissuti al disastro, progettano il futuro: una nuova astronave, l'SDF-3, ed il viaggio verso Tirol, pianeta capitale dei Signori di Robotech, per trattare la pace.

Tematiche [modifica]

Sebbene l'intera vicenda abbia come sfondo una guerra nello spazio contro una civiltà aliena e combattuta con mezzi avanzatissimi, il fulcro della storia è la vita del protagonista Rick Hunter.

Dapprima giovane e inesperto pilota, spaventato dalla guerra e convinto di essere stato coinvolto in qualcosa di troppo grande per lui, diventa in seguito uno dei migliori piloti dell'SDF-1.

Lo spettatore partecipa ai piccoli grandi drammi della sua vita, dalla perdita del mentore e amico Roy Fokker, all'amore per Lynn Minmay e poi per il comandante Lysa Hayes, il tutto raccontato tra le paratie di acciaio di una gigantesca astronave a milioni di chilometri dalla Terra.

Fanno da sfondo alle sue vicende personali i rapporti tra gli Zentradi, popolo di giganti che conosce solo la guerra, e gli umani, ricchi di emozioni e di sentimenti.

Il sentimento amoroso si diffonderà anche attraverso gli Zentradi e le Meltradi, fino a portare al primo matrimonio intergalattico, tra Max Sterling e Myria Parino.

Seconda guerra di Robotech (The Masters) - I Signori di Robotech [modifica]

Trama [modifica]

Sono passati parecchi anni dalla devastante guerra contro gli Zentradi e da tempo Rick Hunter, ora promosso ammiraglio, ha abbandonato la Terra per cercare Tirol.

Dana Sterling, figlia di Max e Myria, guida una squadriglia di droni della Difesa Terrestre. Improvvisamente, nella troposfera appaiono gigantesche astronavi: sono i Signori di Robotech, che dopo secoli di ricerche, hanno scoperto la matrice di Protocultura da loro tanto bramata sulla Terra. A guidare le truppe robotizzate dei nuovi invasori - che si muovono secondo il sistema del "tre-in uno" o triumvirato - è il misterioso Zhor Primo. Dana ed il suo vice Bowie Grant (nipote di Claudia) catturano durante un combattimento Zhor, non sospettando che i Signori abbiano deciso di disattivarne la memoria per infiltrarlo tra le linee terrestri per scoprire l'esatta ubicazione delle macerie dell'SDF-1. Ottenuto il loro scopo, gli alieni "riattivano" Zhor, facendo prigionieri Dana, Bowie e la loro unità; tuttavia l'amore che sboccia tra una femmina aliena, Musica, e Bowie, provoca ancora una volta una rivolta e Zhor stesso capisce le sue origini e decide di porre fine alla follia dei signori, provando a distruggere al tempo stesso sé stesso, i suoi creatori e la matrice di Protocultura, già contaminata dal Fiore della Vita degli Invid. Lo sforzo è però vano, perché nell'esplosione i fiori si schiudono, richiamando così una terza ed ancor più feroce razza aliena sulla Terra.

Tematiche [modifica]

Come per la prima serie, agli scontri spaziali (ma qui spesso e volentieri la scena è spostata sulla Terra), si sovrappongono tematiche amorose ma anche vagamente filosofiche.

Nonostante i vari intrecci presenti, la vicenda si dipana attorno al complicato rapporto tra Dana e Zhor Primo: prima nemico, poi alleato, poi nuovamente nemico, infine martire. Zhor è un personaggio enigmatico e carico di mistero, che solo a sprazzi rivela la sua vera identità e fa intuire il grandioso conflitto interstellare che vede la Terra come un angolo marginale del campo di battaglia.

Tornano anche qui come elementi fondanti la musica (il rapporto tra Bowie Grant e l'aliena che si chiama proprio Musica) e l'amore, che generano nuovamente confusione tra le compagini militari che sbarcano sul pianeta: probabile sentir rieccheggiare i vecchi refrain "Amor omnia vincit" e "Love is the answer", così come concetti usati ed abusati come l'eros e thanatos...

Terza guerra di Robotech (The New Generation) - Gli Invid [modifica]

Trama [modifica]

Richiamati dallo sbocciare del Fiore della Vita, gli Invid - razza aliena di genia completamente diversa rispetto a Zentradi e Signori di Robotech - conquistano violentemente e colonizzano la Terra. Ad opporsi al loro strapotere sono pochissimi coraggiosi ribelli, che usando una tecnologia derivata dai Valkyrie di prima generazione, provano a fronteggiare il nemico. Tutti in realtà attendono il grande evento: il ritorno dell'ammiraglio Hunter e dell'SDF-3, intenzionati a liberare il pianeta dall'ennesimo pericolo.

Un'avanguardia del Corpo di Spedizione, inviata da Hunter per saggiare la preparazione militare degli Invid, viene però totalmente annientata: unico superstite è il sottotenente Scott Bernard, che con il suo VF03 atterra sulla Terra e, poco a poco, riunisce un gruppo di ribelli molto eterogeneo, dando filo da torcere agli invasori.

Nel frattempo l'Entità Madre, la Invid Regis, progetta un secondo stadio dell'invasione, cioè il mutamento della forma energetica dei suoi figli in una struttura umanoide, destinata con il tempo a sostituire la razza umana. A tal scopo, la Regis crea 3 esperimenti: 2 dovranno guidare le sue truppe in battaglia, mentre il terzo, una femmina, sarà destinata all'infiltrazione tra i partigiani terrestri. Quest'ultima creatura però perde la memoria ed il gruppo di Scott la accoglie benevolmente, tranto che lo stesso capo se ne innamora, ricambiato: alla smemorata aliena viene imposto il nome di Marlene.

È giunto il giorno tanto atteso: l'SDF-3 e tutto il Corpo di Spedizione terrestre tornano da Tirol e si apprestano a lanciare l'attacco finale al centro di comando della Regis, il Punto di Riflessione. Marlene, avendo scoperto per puro caso la propria natura, fugge da Scott ed affronta la sua creatrice, la Regis appunto, per chiedere di porre fine alla guerra. Mentre all'esterno della base infuria la battaglia, la Regis si convince: chiama a raccolta tutti gli Invid, per una migrazione verso un nuovo pianeta. L'enorme fascio di energia avviluppa il Corpo di Spedizione che staziona ai margine dell'atmosfera terrestre, annientandolo. Scott, credendo l'Ammiraglio Hunter ancora in vita, saluta i suoi amici, ed abbandona Marlene, che ormai lo ama apertamente ed è rimasta volontariamente sulla Terra, ripartendo a bordo del suo Varitech per cercare il disperso SDF-3.

Tematiche [modifica]

Come nei precedenti episodi, la tematica amorosa si sviluppa su più fronti all'interno di un corollario di battaglie.

Centrali sono le varie figure componenti il gruppo di Scott Bernard, attorno alle cui caratteristiche e storie personali fioriscono parecchi episodi della saga.

Non mancano momenti puramente fantasy, come quando il gruppo di ribelli si imbatte nel Pozzo della Vita Invid o nel momento in cui, stordito dalle spore del Fiore della Vita, lo stesso Scott ha allucinazione di tipo cavalleresco medievale, con vaghi richiami lovecraftiani e wagneriani.

Bisogna concludere sottolinenando come il finale - la partenza di Scott verso l'ignoto, alla ricerca del disperso Rick Hunter - non costituisse originariamente la chiusura della saga, ma ciò fu voluto dalla distributrice Harmony Gold a causa dell'interesse scemante del pubblico verso Robotech.

Mecha [modifica]

Tra i diversi mezzi futuristici apparsi nella serie, ebbero maggiore sucesso tra i fan i caccia trasformabili Varitech (Varitech nell'edizione statunitense) presenti in Macross, simili ai caccia F-14 Tomcat da combattimento statunitensi dei Top Gun, ma in grado di assumere tre configurazioni:

Caccia (Jet Fighter mode)
Con un'elevata somiglianza visiva con gli F14, erano in grado di raggiungere mach 4 in questa configurazione (contro i mach 2.4 del F14 reale)
Guardiano (Guardian mode)
Partendo dalla configurazione aereo fuoriescono un paio di gambe e braccia, in grado di raggiungere mach 1. Inizialmente la configurazione era pensata per facilitare le operazioni di atterraggio, ma poi venne impiegata anche in azioni di combattimento.
Bi-Robot (Battloid Mode)
Configurazione umanoide, alta circa 7 metri, in grado di raggiungere la velocità di 96Km/h correndo.

Dei Varitech sono state mostrate nella serie e nei prodotti derivati diverse versioni (VF-1A, VF-1J , VF-1J e VT-1D nella prima parte del cartone), che differiscono visivamente tra loro per poche caratteristiche, soprattutto per quello che riguarda la forma della testa del robot in configurazione umanoide.

Da non dimenticare poi i Pod Zentradi e la stessa SDF-1, in assoluto la più grande astronave mai apparsa nei cartoni animati (1.200 m) in grado di trasformarsi.

Giocattoli, modellini e questioni legali [modifica]

All'uscita di Robotech negli Stati Uniti erano già presenti sul mercato statunitense ed europeo dei modelli di mecha presenti nella serie, infatti la Revell aveva acquisito i diritti per la commercializzazione dei modelli e kit di montaggio relativi ai mezzi presenti negli anime Macross, Chojiku Seiki Orguss (entrambi prodotti dalla Tatsunoko) e Taiyô no Kiba Dougram (prodotto dalla Sunrise), che vennero presentati come facenti parte di un'unica linea chimata Robotech Defenders.

Anche la FASA Corporation aveva incluso nel 1984 nel suo gioco BattleDroids (rinominato poi BattleTech), senza averne diritto, i mecha presenti sia in Macross (per es: i Valkyrie vennero rinominati come Stinger, Wasp e Phoenix Hawk) che in Dougram (Dougram fu rinominato come Shadow Hawk, Crabgunner come Goliath, e Blizzard Gunner come Scorpion). Dopo un accordo extragiudiziale con i detentori dei diritti sul design dei mecha la FASA escluse questi dalle versioni successive di BattleTech e dei suoi prodotti derivati.

Il modello dei Varitech, nella versione VF-1S Super Valkyrie con armatura, venne inizialmente impiegato negli Stati Uniti anche per uno dei primi giocattoli dei Transformers, Jetfire. Per evitare problemi legali e non fare pubblicità alle aziende concorrenti che commercializzavano i giocattoli raffiguranti i Valkyrie, la Hasbro cambiò sia la forma che il nome del personaggio nel cartone animato (il nome divenne Skyfire, Aquila nella versione italiana).

Colonna sonora [modifica]

La sigla iniziale è opera di Ulpio Minucci.

Spin off, sequel e prodotti correlati [modifica]

La serie ebbe un grande sucesso negli Stati Uniti e vennero quindi prodotti alcuni spin off, un gioco di ruolo prodotto dalla Palladium Books, diversi videogiochi e molto merchandising (soprattutto giocattoli).

Robotech: The Untold Story [modifica]

Nel 1986 uscì il film Robotech: The Untold Story, frutto in realtà dell'inserimento di alcune scene di Chojiku Kidan Southern Cross nell'OAV Megazone 23, Part I in parte disegnato da Haruhiko Mikimoto, lo stesso character designer di Chojiku Yosai Macross, ma non correlato a quest'ultima serie.

Inizialmente il film doveva essere semplicemente un doppiaggio con alcune lievi modifiche di Megazone 23, Part I ed essere ambientato sulla Terra durante il viaggio di ritorno da Plutone della SDF-1, ma in quel periodo la Tatsunoko stava publicizzando il suo film Chojiku Yosai Macross: Ai, Oboete Imasu ka (Macross: Do you remember love?) (un riassunto/remake di Macross) e fece pressioni perché Carl Macek non impiegasse materiale proveniente dalla continuity di Macross all'interno di Robotech: The Untold Story. Macek decise quindi di ambientare il film poco prima dell'inizio della seconda Guerra di Robotech, rimontando anche materiale proveniente da Southern Cross.

Alcune proiezioni di prova del film vennero effettuate in Texas, ottenendo però scarso sucesso, per cui il film non venne distribuito nel resto degli USA. Successivamente venne distribuito nei cinema e in alcune edizioni Home video in America Latina ed Europa, soprattutto nei paesi di lingua spagnola.

Robotech II: The Sentinels [modifica]

Nel 1987 iniziò la produzione di Robotech II: The Sentinels, un sequel che doveva mostrare eventi successivi alla prima parte della serie (quella ricavata da Macross) e seguire le avventure di Lisa Hayes e Rick Hunter, oltre ad altri personaggi sia inediti sia già presenti nella serie originale. La serie introduceva anche l'astronave SDF-3. Della serie venne realizzato solo un episodio pilota da 85 minuti.

Inizialmente la creazione degli episodi fu affidata agli animatori della Tatsunoko, che però ignoravano le modifiche apportate alla trama delle tre serie iniziali dalla Harmony Gold e tentarono quindi di collegare The Sentinels alle versioni originali di Macross, Southern Cross e Mospeada. Successivamente l'errore venne corretto, ma gli animatori giapponesi si concentrarono sui personaggi nuovi e non su quelli provenienti dalla vecchia serie già familiari al pubblico e quindi l'Harmony decise di affidare la produzione delle trame ad un gruppo di scrittori americani supervisionati da Kent Butterworth.

Secondo quanto affermato dal regista Carl Macek in Robotech Art 3: The Sentinels (raccolta di materiale inedito e annotazioni sulla serie), la serie, inizialmente della lunghezza prevista di 65 episodi, venne cancellata dopo il crollo del cambio dollaro/yen e per la mancanza di supporto da parte del produttore di giocattoli, la Matchbox. Numerose petizioni tra i fan di Robotech per chiedere il proseguimento della serie non ebbero effetto, ma anche grazie a queste dimostrazioni di interesse, l'episodio pilota venne pubblicato in VHS dalla Palladium Books nel 1987 e successivamente in DVD dalla ADV Films nel 2001.

Il materiale prodotto per la serie venne comunque impiegato per una serie di romanzi scritta da Jack McKinney (pseudonimo con cui scrivevano James Luceno e Brian Daley) e diverse serie di fumetti (editi rispettivamente dalla Eternity Comics, Academy Comics e Antarctic Press), non sempre in continuity tra di loro e con il cartone originale.

Robotech III: The Odyssey [modifica]

Carl Macek ha rivelato alcune idee che intendeva impiegare per un'altra serie, Robotech III: The Odyssey, che doveva creare una storia circolare che doveva riportare la serie all'inizio di Robotech, garantendo quindi un ciclo di 260 episodi in gradi di coprire le tramissioni giornaliere di un anno. Dopo il fallimento di The Sentinel tuttavia si decise di non sviluppare il progetto, ma parte delle idee furono impiegate nel romanzo di Jack McKinney The End of the Circle.

Robotech IV and V [modifica]

Nel 1986 Macross Life, una fanzine scritta da fan della serie, intervistò Richard Firth, della Harmony Gold, il quale dichiarò che Carl Macek aveva in progetto di realizzare altre parti della saga, fino a Robotech V, e che queste doveva assicurare almeno un episodio al giorno per un anno e mezzo, contando 285 episodi. Va notato però che, al contrario di quello che riguarda Robotech III, Macek nei suoi scritti e nelle sue interviste non ha mai fatto menzione di questi progetti.

Robotech 3000 [modifica]

Carl Macek tentò di sviluppare un altro sequel chiamato Robotech 3000, ambientato nell'anno 2999 e realizzato interamente in computer grafica (negli Stati Uniti erano recentemente stati prodotti con questa tecnica Voltron: The Third Dimension, un sequel della serie animata Voltron, e Roughnecks: Starship Troopers Chronicles, un sequel del film Starship Troopers). Fu sviluppato un trailer di tre minuti, ora presente sul sito ufficiale di Robotech [1], in cui una spedizione esplorativa viene attaccata da dei mecha Veritech "infetti". Questo trailer fu presentato alla FanimeCon nel 2000, ottenendo però uno scarso sucesso tra i fan. Le difficoltà finanziarie della casa di produzione a cui era stata affidata la realizzazione del progetto (la Netter Digital, che aveva realizzato gli effetti speciali per l'ultima stagione di Babylon 5 e per il suo spin-off Crusade) e lo scarso sucesso tra il pubblico causarono prima un tentativo di trasformare la serie in un anime tradizionale, interessando la Tatsunoko per la produzione, e poi la cancellazione definitiva del progetto.

Robotech: The Shadow Chronicles [modifica]

È un film d'animazione, uscito nel 2006 , che mescola animazione classica a un intenso uso di computer grafica . Primo lungometraggio concepito espressamente per l'universo robotech e non riadattato da materiale preesistente ,è ambientato alla fine della terza guerra robotech ; spiega nel dettaglio perché gli invid abbiano lasciato il pianeta così in fretta e introduce il vero motivo della vittoria delle forze umane sugli invid al reflex point.

Fumetti [modifica]

Tra il 1984 e il presente sono stati pubblicati diversi fumetti ispirati alla serie o ai suoi seguiti e romanzi, con un'unica pausa tra il 1998 e il 2002:

* DC Comics, 1984

Nel 1984 la DC pubblicò un fumetto, Robotech Defenders, che in realtà non era ispirato alla serie animata riadattata dalla Harmony Gold, ma era una miniserie ispirata ad una linea di modellini in plastica prodotta dalla Revell, che aveva acquisito i diritti per la commercializzazione dei modelli e kit di montaggio relativi ai mezzi presenti negli anime Chojiku Yosai Macross, Chojiku Seiki Orguss (entrambi prodotti dalla Tatsunoko) e Taiyô no Kiba Dougram (prodotto dalla Sunrise).

* Comico , 1984-1989

La produzione della Comico, divisa in miniserie (Macross Saga, Masters Special: Dana's Story, Masters, New Generation, Graphic Novel), presentava sia addattamenti degli episodi televisivi, sia storie inedite di approfondimento dell'universo narrativo di Robotech.

* Eternity (Malibu Comics), 1988-1994

La casa editrice Eternity iniziò a produrre adattamenti di quelli che dovevano essere gli episodi televisivi mai realizzati di The Sentinel, sia dei relativi (e realizzati) romanzi, tuttavia con il tempo gli autori iniziarono ad introdurre nelle storie nuovi approfondimenti e personaggi, sia relativi alla sottotrama di the Sentinel, sia relativi alla continuity principale della serie TV.
Quando la Malibu Comics fu acquistata dalla Marvel Comics, Eternity (che era una linea della Malibu) fu chiusa. La licenza per i fumetti di The Robotech venne quindi acquistata da un editore indipendente, la Academy Comics. Le miniserie pubblicate dalla Eternity furono Robotech II: The Sentinels, Legend of Zor, Malcontent Uprisings, Cyberpirates, Invid War, Invid War: Aftermath, Return to Macross.

* Academy, 1994-1996

La Academy preseguì le serie della Eternity legate a The Sentinel, di cui aveva messo sotto contratto diversi autori, ottenendo un buon sucesso sia di vendite che di aprezzamento da parte dei fan. Oltre a questo lanciò alcuni nuovi prodotti, che però ebbero scarse vendite e furono in parte chiusi anticipatamente. Nel 1996 la Harmony Gold ritirò, senza motivazioni ufficiali, la licenza per trasferirla alla Antarctic Press e la Academy fallì poco tempo dopo. Le miniserie pubblicate furono: Robotech II: The Sentinels, Return to Macross, Invid War: Aftermath, Robotech: Clone, Worlds of Robotech, Robotech: Destroid, Robotech Academy, Robotech: Mechangel, Robotech The Movie, Robotech: The Misfits.

* Antarctic Press, 1997-1998

La produzione dell'Antarctic Press fu principalmente composta da spin-off e storie singole che riguardavano i presonaggi della prima parte della serie (la Macross saga). I fumetti non ebbero tuttavia un buon riscontro di pubblico, e molti fan criticarono l'uso dei personaggi in maniera ritenuta poco consona ai caratteri ed al comportamento tipo che gli era stato costruito sopra nel tempo. Nel 1998 la Harmony Gold ritirò, anche questa volta senza motivazioni ufficiali, la licenza.
Le miniserie prodotte furono: Robotech: Megastorm, Robotech: Rolling Thunder, Robotech: Prototype , Robotech: Crystal Dreams (distribuito al "E3 trade show", era un fumetto promozionale per un videogioco per Nintendo 64, Crystal Dreams, che non venne poi commercializzato per il fallimento della casa produttrice, la Gametek), Vermillion, Wings of Gibraltar, Special Operations, Class Reunion, Sentinels: Rubicon (nessun collegamento apparente con il romanzo omonimo di Jack McKinney).

* Wildstorm Productions (DC Comics) 2002-presente

Romanzi [modifica]

Negli anni sono stati scritti 21 romanzi, pubblicati dalla Del Rey.

* Genesis, Jack McKinney, (1987)
* Battle Cry, Jack McKinney, (1987)
* Homecoming, Jack McKinney, (1987)
* Battle Hymn, Jack McKinney, (1987)
* Force of Arms, Jack McKinney, (1987)
* Doomsday, Jack McKinney, (1987)
* Southern Cross, Jack McKinney, (1987)
* Metal Fire, Jack McKinney, (1987)
* The Final Nightmare, Jack McKinney, (1987)
* Invid Invasion, Jack McKinney, (1987)
* Metamorphosis, Jack McKinney, (1987)
* Symphony of Light, Jack McKinney, (1987)

* Serie Sentinels
o The Devil's Hand, Jack McKinney, (1988)
o Dark Powers, Jack McKinney, (1988)
o Death Dance, Jack McKinney, (1988)
o World Killers, Jack McKinney, (1988)
o Rubicon, Jack McKinney, (1988)

* End of the Circle, Jack McKinney, (1990)
* The Zentraedi Rebellion, Jack McKinney, (1994)
* The Master's Gambit, Jack McKinney, (1995)
* Before the Invid Storm, Jack McKinney, (1996)

Videogames [modifica]

Dalla serie Robotech sono stati ricavati ricavati cinque videogames:

* Robotech: Crystal Dreams: per la piattaforma Nintendo 64. Il gioco, un similatore di volo con i caccia Varitech, fu annunciato nel 1995, ma, dopo diversi ritardi, venne cancellato con il fallimento dell'azienda produttrice, la Gametek, nel 1998. Il gioco era ambientato nel periodo trascorso tra la distruzione dell'SDF-1 e il lancio della SDF-3. Il gioco non rispettava la continuity, prevedendo un'invasione di Zentraedi in un periodo in cui le altre fonti descrivevano una situazione pacifica.

* Robotech: Battlecry: sviluppato dalla Vicious Cycle Software e pubblicato nel 2002 dalla TDK Mediactive per le console Xbox di Microsoft, PlayStation 2 di Sony e Nintendo GameCube. Il gioco si svolge durante il primo periodo della serie (la parte chiamta Macross Saga). Oltre al giocatore singolo era previsto il multiplayer uno contro uno. Il protagonista del gioco è un nuovo personaggio, Jack Archer, un pilota mercanario recentemente arruolato nelle forze militari dell'SDF. Il gioco rispetta la continuity e alcuni particolari introdotti nella storia sono stati inseriti in Robotech: The Shadow Chronicles.

* Robotech: The Macross Saga: sviluppato dalla Lucky Chicken Games e pubblicato nel 2002 dalla TDK Mediactive per il Game Boy Advance, è uno sparatutto a scorrimento orizzontale sviluppato dalla Lucky Chicken Games e pubblicato dalla TDK Mediactive, simile al videogioco giapponese Macross: Scrambled Valkyrie sviluppato nel 1993 per il Super Nintendo Entertainment System. Il gioco prevede diverse missioni e il giocatore interpreta alcuni dei piloti della prima parte della serie.

* Robotech: Invasion: sviluppato dalla Vicious Cycle Software e pubblicato dalla Global Star nel 2004 per le console Xbox e PlayStation 2 è un sparatutto in prima e terza persona. Il gioco è ambientato durante l'occupazioen della Terra da parte degli Invid e vede l'azione di un gruppo di soldati della Robotech Expeditionary Force atrezzati con le tipiche moto trasformabili.

* Robotech: The New Generation: sviluppato dalla Big Blue Bubble e pubblicato dalla Airborne Entertainment nel 2007 per Telefono cellulare, è uno sparatutto a scorrimento verticale. La storia copre l'arco di tempo che va dall'occupazioen della Terra da parte degli Invid al nuovo Shadow Chronicles.

Gioco di ruolo [modifica]

Nel 1986 la Palladium Books pubblicò un gioco di ruolo ispirato alla serie animata e al suo (allora previsto) seguito Robotech II: The Sentinels.

Moduli pubblicati (inediti in italiano):

* Robotech RPG Book One: Macross
* Robotech RPG Book Two: RDF Manual
* Robotech RPG Book Three: Zentraedi
* Robotech RPG Book Four: Southern Cross
* Robotech RPG Book Five: Invid Invasion
* Robotech II RPG: The Sentinels
* Robotech II RPG: REF Field Guide
* Robotech RPG Book Six: Return of the Masters
* Robotech RPG Book Seven: New World Order
* Robotech RPG Book Eight: Strike Force
* Robotech RPG Adventures: Lancer's Rockers
* Robotech RPG Adventures: Zentraedi Breakout
* Robotech RPG Adventures: Ghost Ship
* Robotech RPG Adventures: RDF Accelerated Training Program

I moduli di gioco dall'uno al cinque (Book One - Book Five) descrivono l'ambientazione basandosi su quello visto nelle tre parti che compongono la serie. I moduli Robotech II descrivono gli approfondimenti all'ambientazione introdotti con the Sentinels, comprendendo anche molto materiale che, a casua del fallimento del progetto, non è stato impiegato né per i cartoni né per i romanzi. Il modulo sei e l'avventura Lancer's Rockers sono ambientati temporalmente dopo la fine della serie (ma al tempo della loro pubblicazione non era ancora previsto Robotech: The Shadow Chronicles, per cui il materiale presente potrebbe non essere in continuity con quest'ultimo, prevedendo la storyline del gioco il ritorno degli Invid pochi mesi dopo la fine della serie), mentre il resto dei moduli e avventure sono ambientate durante la prima parte della serie o tra la prima e la seconda.

I libri sono stati scritti in parte da Kevin Siembieda, scrittore e presidente della Palladium Books e da altri autori legati all'editore, in parte da scrittori freelancers. Le illustrazioni presenti sulle pubblicazioni erano in parte materiale proveniente dalle tre produzioni originali giapponesi e in parte disegni inediti prodotti dalla Palladium stessa.

La Palladium pubblicò anche un gioco di ruolo basato sull'anime Macross II, ma ovviamente questo era completamente scollegato dalla continuity della serie di Robotech.
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inoltre sul sito ufficiale di robotech è possibile scaricare alcuni video e immagini
www.robotech.com
 
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DevilSlash
view post Posted on 28/2/2008, 19:44     +1   -1




La Prima Serie di Macross (O Robotech) è magnifica e, merita tantissimo.
 
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1 replies since 25/2/2008, 10:54   1079 views
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