Lo scorso 19 agosto, sulle pagine di “Champion RED” è iniziata la serializzazione del nuovo manga di Nagai: “Mao Dante Vs. Getter Robo G”
Il manga inizia con una sequenza molto simile a quella con cui si apriva il Mao Dante del '71, con la vista notturna della città dall'alto e il profilo del Re Demone che, quasi totalmente in ombra a parte gli occhi, si staglia inquietante sulla scena, finché un grido non squarcia il silenzio della notte... e Ryoma cade dal divano su cui stava dormendo, svegliato dal suo stesso urlo.
Non ha quasi il tempo di riprendersi da quell'incubo orribile che il faccione di Saotome appare sullo schermo sulla parete, richiamandolo alla realtà e al dovere: gli Oni stanno attaccando, il Getter Robot G deve partire subito!
Ryoma, Hayato e Benkei partono allora alla volta dei Mostri Oni di turno, mentre Michiru, che fino a quel momento se ne stava tranquilla nella vasca senza un pensiero al mondo, avverte le sirene d'emergenza e, senza manco vestirsi ma avvolgendosi alla meglio in un asciugamano (e certo, mica ci possiamo andare nudi, in missione...), salta a bordo della Lady Command senza por tempo in mezzo, per la gioia del papà che vedendola in quell'arnese, giustamente, trasecola, ma soprattutto dei piloti (e di questo avremo modo di parlare...).
Nel frattempo, la battaglia sta infuriando: dopo un primo momento di difficoltà, il Getter G in formazione Dragon inizia a distruggere il primo Mostro Oni a colpi di Double Tomahawk finché, poco dopo l'arrivo sul campo di Michiru, la Lady Command viene colpita dal nemico e gravemente danneggiata; a quel punto, Michiru è costretta ad azionare l'eject seat, cosa che le salva la vita... ma le fa anche perdere per strada l'unico “indumento” che avesse addosso!
Adesso si spiega “la gioia dei piloti”, vero?
Ad ogni modo, un encomio va comunque espresso al loro senso del dovere, dal momento che ad eccezione di una sbuffata dal naso in piena modalità “bufalo in calore” da parte di Ryoma, i tre non si fanno distrarre dall'incidente più di tanto, e passati alla formazione Liger fanno fuori anche il Mostro Oni responsabile dell'abbattimento della Lady Command.
Il nemico è stato sconfitto e l'offensiva sventata. Il Getter Robot ha protetto il mondo ancora una volta
!
Tutto come da copione, dunque? Non esattamente, perché anziché correre in aiuto della pulzella, coprirne le vergogne con le loro sciarpette e riportarla al sicuro, i ragazzi non si lasciano sfuggire l'occasione di godersi lo spettacolo, raggiungendo Michiru, ma lasciandola appesa al paracadute ancora per un po', per giunta puntandole addosso i fari (ed è a questo punto che mi chiedo se sono io, oppure questa caratterizzazione rende
effettivamente Benkei, Ryoma e Hayato degli infojati...).
E mentre si consuma questo simpatico siparietto, altrove sta avvenendo qualcosa di decisamente più inquietante: un gruppo di individui vestiti di una tunica nera e incappucciati si reca in processione in un bosco, dove una ragazza sta per essere sacrificata per propiziare il ritorno sulla Terra del Signore degli Inferi: il Re Demone Dante...
Che dire? A parte la caratterizzazione un po' troppo sopra le righe del Getter Team (Michiru compresa) e il mio scetticismo riguardo i cross-over Nagaiani dopo la delusione di “Getter Robot Vs. Devilman” devo ammettere che questa mini-serie possiede i numeri per rivelarsi un piccolo colpo di genio, perché ha degli spunti narrativi potenzialmente intrigantissimi; inoltre, fino ad adesso, niente cross-over tra le due storie! “Mao Dante Vs. Getter Robot G” sembra piuttosto una rilettura di Mao Dante affidata ad altri attori (onestamente non mi stupirebbe se Ryoma avesse lo stesso ruolo che fu di Ryo Utsugi, o Michiru quello di una Saori), e proprio l'equilibrio tra i vari elementi delle due serie ed una loro attenta gestione potrebbero fare la differenza tra un manga degno e una ciofeca pazzesca, ma tutto sommato mi sento di dargli fiducia, per quanto ho visto finora...
Non ci resta che aspettare e vedere come va a finire... vediamo su quante cose ci ho preso e su quante no...
Le scommesse sono aperte, sìore e sìori! A voi la parola