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L'incantevole Creamy, un po' di nostalgia...

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venusia71
view post Posted on 23/2/2011, 22:50 by: venusia71     +1   -1




sul sito della Yamato ho trovato questa rece che oggi ho postato anche su Zeonicom.
Sinceramente non è proprio il mio genere, ma l'anime me lo ero vista praticamente tutto e un po' di nostalgia mi è venuta...

ecco la rece:

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Se siete delle ragazze nate alla fine degli anni ’70 o all’inizio degli ’80 non potete non aver desiderato essere lei. Ma anche se siete dei maschietti, la sua gonnellina cortissima dalle mille balze non può avervi lasciato indifferenti. Creamy dai capelli viola, dalla bacchetta a forma di cuore e poi di stella, guidata da dolci gattini e, idol in ascesa, è la maghetta per eccellenza. E per la gioia di tutte le bambine è proprio la piccola e un po’ mascolina Yu a trasformarsi in questa apoteosi di doti canore e bellezza glamour.

Era il 1983 quando lo Studio Pierrot mise in cantiere questa serie di 52 episodi che dal 1985 vennero trasmessi anche in Italia, riscuotendo immediatamente un enorme successo. Pur essendo già approdate nel nostro paese fior fiori di maghette come Sally la maga o Bia, la sfida della magia, è Creamy a dare slancio al genere detto majokko (piccola maga). Le protagoniste di questa particolare costola dello shojo (manga per ragazze) sono tutte bambine che, per una ragione o per l’altra ricevono poteri magici, generalmente custoditi in ciondoli, bracciali, medaglioni ecc…, avuti da esseri provenienti da altri mondi. Grazie all’aiuto di buffi personaggi spalla, anch’essi di origine aliena, che le guidano nell’utilizzo delle loro nuove facoltà, le bambine si trasformano in alter ego adulti, con una qualche particolare abilità. Yu diventa l’idol Creamy, mentre altre due eroine molto famose dello Studio Pierrot come Mei e Evelyn, si trasformano rispettivamente nella prestigiatrice Emi e nella Principessa Fata abile in ogni tipo di lavoro.

L’avventura di Yu inizia proprio con l’avvistamento da parte della bambina di una misteriosa arca di cristallo ma, nonostante la stranezza dell’apparizione, sembra che nessuno si accorga di questo evento. Pinopino, il folletto che guida questa astronave, spiega alla bambina che solo pochi possiedono lo spirito per vedere l’apparizione della sua nave e, per tale ragione, le offre in dono un ciondolo. Yu tornata a casa insieme a Posi e Nega, due aiutanti di Pinopino che, per poter vivere insieme ai terrestri pendono le sembianza di gatti, scopre di potersi trasformare in una ragazza più grande e bellissima. Il giorno dopo, sfruttando le sue nuove sembianza cerca di far colpo sul Toshio, il ragazzo che le piace, ma attira anche l’attenzione di Jingle Pentagramma, il presidente di un’etichetta musicale sempre alla ricerca di nuovi talenti. Inizia così la carriera di Creamy e la movimentata vita di Yu che, da studentessa delle elementari, si trova a dover gestire una doppia vita.

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità? Non proprio ma la trasformazione di Yu non è poi così lontana dal quella dei classici super eroi. Nelle vesti di Creamy la bambina non difende il mondo dal male, come invece farà più tardi la sua collega Sailor Moon anch’essa maghetta trasformista, ma in qualche caso ci si trova davvero vicina. I 52 episodi della serie non sono, infatti, un unicum di “commedia romantica” come ci si aspetterebbe, ma un mix di generi che vanno dal giallo, all’horror, alla fantascienza, al fantasy, caratteristica che innalza L’incantevole Creamy di qualche gradino rispetto al “prodotto medio”. E’ probabile che sia proprio questa l’alchimia di elementi a rendere questo titolo una serie ancora fresca che, solo in parte, si avvantaggia dell’effetto amarcord anni ’80. Oltre, infatti, al leitmotiv della trasformazione che tiene incollato lo spettatore dall’alba televisiva dei robottoni, ogni episodio ha una propria trama il più delle volte ben costruita, che non gioca sulla ripetitività ma che, anzi, fa dell’originalità narrativa il suo punto di forza. C’è anche una continuity che lega tutti gli episodi (i poteri di Yu durano una anno soltanto che è poi la durata della serie) con l’aggiunta, a metà della vicenda, della scoperta di Toshio del segreto della bambina e relativo giro di boa narrativo.

Anche dal punto di vista puramente tecnico L’incantevole Creamy rimane a tutt’oggi un prodotto di tutto rispetto. Il character desigh è quello di Akemi Takada (Maison Ikkoku, Kimagure Orange Road, Patlabor) mentre la tecnica di animazione ha l’indubbio vantaggio di essere invecchiata con una certa grazia.

La Redazione
© Studio Pierrot


fonte: www.yamatovideo.com/focuson_int.asp?idEntita=4135



e come non ricordare la sigla:




per me è molto pucciosa... ma riscoltandola è molto orecchiabile...
 
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19 replies since 23/2/2011, 22:50   422 views
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