Anche per me la spedizione bolognese del 15 giugno u.s. è stata una bellissima esperienza, sotto tutti i punti di vista.
Vedersi e conoscersi di persona è sempre un'emozione e, nel caso di gente nuova, anche una piacevole sorpresa.
Fornisco breve resoconto della giornata.
Felicemente radunato il gruppetto di ben sei utenti del GNN presso la stazione ferroviaria, da là si è partiti a girellare un po' per la città, anche attraversando il mercato rionale, in attesa che si facesse l'ora di pranzo.
Bologna si attesta sempre come città allegra, vivace ed accogliente, luogo ideale ove organizzare raduni girellari (nonostante anche il capoluogo emiliano si riveli afflitto da un problema civico purtroppo sempre più diffuso tra gli abitati italiani, ovvero anche là pare siano scomparse le fontanelle pubbliche ove potersi dissetare. Un aspetto per me sempre degno di nota che anche qui tengo a segnalare, chissà mai che qualche amministrazione comunale si ravveda in merito).
Quindi si è approfittato per mangiare cucina giapponese, di quella DOC - Slurp! - accomodati all'esteno, in veranda, ché la giornata è stata perfetta anche dal punto di vista del meteo: soleggiata e calda q.b.
Poi via di corsa, a visitare la mostra dedicata ai mitologici
Youkai, che ho deciso di godermi appieno senza prendermi la briga di documentarla fotograficamente (in realtà una foto l'avrei scattata, nella stanza delle Cento Candele: è venuta molto buia
). Meno male, Luce, che tu hai sopperito in proposito (in pratica: un nick, una garanzia!).
Grazie a questa mostra ho appreso almeno due aspetti per me nuovi a caratterizzarmi ulteriormente la già fascinosa cultura del Sol Levante:
1) anche gli oggetti d'uso più comune, quando compiono 100 anni, per la tradizione nipponica divengono animati (cioè letteralmente dotati di anima): un'idea che trovo particolarmente pregevole, anche perché aiuterebbe a porsi in un'ottica anti-consumistica;
2) per la mentalità estremo-orientale il concetto di "vendetta" non è di base esecrabile; importante è però che l'atto vendicativo non sia servito "freddo", altrimenti si corre il rischio che, nel tempo, il rancore trattenuto e covato danni l'animo, trasformando in
youkai del tipo spettro/fantasma, ovviamente assetato di vendicarsi di qualcosa o qualcuno, a quel punto anche totalmente alla cieca.
Tempo di ispezionare sistematicamente la mostra in ogni suo angolo, reperto, pannello ed installazione, in un baleno s'è già fatta ora di riprendere i rispettivi treni del rientro, e là, in stazione, sospiri di commiato, baci, abbracci e auguri di potersi rivedere al più presto...
Seriamente ci spero!
P.S. Nota buffa: l'episodio sopra accennato da Luce per cui un tizio corpulento, barbuto ed evidentemente assai empatico, che seduto a un tavolino dei tanti bar sotto i portici lungo il viale per la stazione ci ha adocchiate mentre dirette a riprendere i nostri treni di buon passo gli sfilavamo davanti, immediatamente classificandoci e dunque apostrofandoci col suo stupito e sorridente "Siete in gita scolastica?!" penso dica tutto di quanto apparissimo serene nonché tra noi ben amalgamate