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Viaggio in Giappone, Resoconto/consigli per il viaggio/foto/video

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GrendizeR
view post Posted on 1/9/2007, 19:28 by: GrendizeR     +1   -1




Capitolo XI

Vai col liscio!

Ci svegliamo presto. Facciamo Check-out e ne approfittiamo per lasciare alle simpatiche nonnine una cartolina del nostro paese. In Giappone infatti è cosa gradita fare dono, per ringraziare del trattamento, di cartoline del proprio paese. Almeno così dice la guida. Prima di partire infatti avevamo acquistato alcune cartoline della nostra città. Prendiamo poi il treno che ci riporta ad Odawara e poi aspettiamo lo shinkasen che ci porterà a Nagoya. Questo è il treno che non abbiamo potuto prenotare per cui cerchiamo, per terra, la segnalazione della carrozza senza prenotazione e aspettiamo già in fila. Quando arriva, saliamo sulla carrozza. Lo scompartimento è pieno e quindi ci facciamo tutto il viaggio in piedi nella corsia centrale. Arrivamo a Nagoya alle 10:22 dopo un viaggio di un’ora e venti minuti circa. Adesso il treno “espresso Hida” che ci porterà a Takayama parte alle 11:03 e arriva alle 13:18 per cui sarà un bel viaggetto. Decidiamo quindi di comprare un bento. In tutte le stazioni ferroviarie infatti, vendono dei set da viaggio contenuti in scatole di plastica con all’interno varie pietanze. Quello che ho preso io è disposto su 2 vassoi. Su quello superiore, assaggini di pesce e sushi. Su quello inferiore 3 polpette di riso avvolte a metà da alga nori. Tipo quelle dei “cartoni animati” per capirci. All’interno di quest’ultime, sorpresa! Una salsa dolciastra rossa. Gnam!!
Arriviamo a Takayama passando dei paesaggi montani d’effetto ma molto diversi alle montagne che abbiamo in italia, qua sembra di essere sulle colline… e hanno il coraggio di chiamarle alpi giapponesi!
Scendiamo e andiamo verso il ryokan Asunaro. La mia mappa è chiarissima, 5 isolati a ovest e poi dentro per la via. Lo troviamo subito, la facciata la ricordo in bella mostra sul loro sito internet.
All’entrata diverse scarpe e ciabatte. Capiamo che dobbiamo toglierci le scarpe e lasciarle li. Il gestore è vicino al bancone della reception e ci viene incontro. Spieghiamo che abbiamo la prenotazione ma lui controllando ci dice che non c’è. Poi, controllando gli stampati delle email risalisce ai nostri nomi, purtroppo ci spiega che non avendo ricevuto una email di conferma non ci ha tenuto la nostra camera. Fortunatamente però ha una stanza libera, e quindi ci fa accomodare. Il ryokan è stupendo, si vede che proprio uno di quelli di lusso. Nei corridoi passa una aiuola di sassolini a fianco al muro con delle lanterne. Bamboline e soprammobili dappertutto. L’ingresso mi ha colpito, il soffitto fatto tutto di travi antiche e stupendi quadri e accessori giapponesi ovunque.
Arriviamo alla nostra camera. Ormai ci siamo abituati, tatami, futon, piccola tv, the, frighetto con acqua fredda, Yukata. Ma stavolta è tutto molto più “lussoso”, pareti decorate graziosamente con motivi floreali e scritte fatte a mano. Ci cambiamo e partiamo subito per un giro in centro. Il bento ci ha saziato ma meglio mettere qualcos’altro sotto i denti. Troviamo in centro numerosi banchetti che vendono quella che sembra la specialità del luogo. Dei bastoncini con 5/6 palline infilzate. Ne prendiamo due piattini da 6 e ci sediamo. Non sono dolci lasciano un retrogusto dolciastro. Sono cotti sulle braci e ogni tanto intinti in una salsa. Scoprirò una volta tornato in Italia cercando su internet che sono palline di farina di riso intinte nella soya e si chiamano Mitarashi dango (ho trovato una foto qui. Cmq sono buonissimi! Provateli assolutamente.
Continuiamo il nostro il giro per il centro, delle viuzze con delle case, ovviamente ricostruite, tipiche che vendono souvenir e sake. Takayama infatti è famosa per le distillerie di sake e viene venduto direttamente dai produttori. Visitiamo poi la ricostruzione di una casa un tempo abitazione di un mercante locale. All’ingresso ci fanno togliere le scarpe e le mettiamo in un sacchettino che portiamo con noi. Dopo la lunga visita e numerose foto, continuiamo il giro per le vie centrali e passiamo davanti ai preparativi di una festa. C’è un palco e delle tavole dove stanno tagliando delle angurie. Torniamo intanto al ryokan e ci prepariamo per la sera. Giovanni va nel bagno in camera mentre io ne approfitto per provare l’onsen. Stavolta è molto bello e grande, così come la vasca. Sono solo ma dopo 5 minuti entra un occidentale. Quando si butta in vasca attacco bottone. È un olandese e quelle poche parole che conosco in inglese mi permettono di fare una conversazione decente. Ritorno poi in camera e dopo esserci cambiati partiamo per il centro. Stavolta ceniamo in un locale che assomiglia ad un pub nostrano. Tutti i camerieri sono giovanissimi, e lo stile del locale è molto giovane. Mangiamo una scodella di ramen con carne. Passeggiamo ancora per il centro, che ormai si sta svuotando, sono le 20:30, è tardi per loro XD. Prendiamo altri 2 spiedini e un gelato finto, poi andiamo verso dove stavano preparando la festa. C’è una cantante sul palco che canta canzoni che assomigliano al nostro ballo liscio ma cantate in giapponese. Dovrebbe essere il genere “Enka”. Davanti al palco e nella piazzetta tanta gente, molti dei quali vestiti con l’abito tradizionale e i sandali in legno. Sono le 21:30 e la cantante ha finito. La gente lentamente se ne va e così noi. Ormai in giro non c’è un’anima viva, così decidiamo di tornare a letto. Il programma di domani prevede il traferimento a Kyoto passando per Nagoya.

Prossimo episodio:
Kyoto city


Mitarashi Dango
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28 replies since 22/8/2007, 07:25   2273 views
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