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Viaggio in Giappone, Resoconto/consigli per il viaggio/foto/video

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GrendizeR
view post Posted on 17/9/2007, 22:07 by: GrendizeR     +1   -1




Capitolo XIII

Kyoto by day


Kyoto è ubicata in una zona pianeggiante protetta a nord est e ovest da colli. Il clima estivo è simile a quello di Tokyo, caldo e umido. Il secondo giorno di permanenza abbiamo deciso di visitare il tempio chiamato Kinkaku-ji il golden pavillion (padiglione d’oro). Dal nostro ryokan prendiamo andiamo fino alla più vicina stazione del bus e prendiamo la linea che fa scalo vicino al tempio. Da qui, seguendo gli altri turisti, camminiamo per 5 minuti in salita e arriviamo all’ingresso del tempio. Facciamo il biglietto ed entriamo passando per un corridoio di siepi. Ecco che appare in tutta la sua magnificienza il golden pavillion ed è una visione che toglie il fiato! Una costruzione di due piani ai bordi di un laghetto. La parte superiore è rivestita completamente di foglia d’oro. Il laghetto è pieno di carpe multicolori e attorno tanto verde. Sembra di essere dentro un magnifico quadro. Da qualsiasi angolo si osservi il panorama è tutto perfetto. Lo tempestiamo di foto e riprese proprio come tutti i turisti che sono attorno a noi. Seguiamo poi il percorso che gira attorno al laghetto e che poi sale sulla collina dietro al padiglione. Da qui passiamo attrverso un boschetto e poi arriviamo all’edificio che funge da tempio vero e proprio. Incensi che bruciano, portafortuna di protezione appesi a dei fili assieme ai foglietti con le preghiere, la fontana per purificarsi e le classiche corde per battere le campane per destare gli dei. Ritorniamo con un giro ad anello al punto di partenza e ci sediamo per mangiare un gelato. Unico gusto: the verde!
Il terzo giorno avevamo in programma la visita del castello ninjo. Purtroppo arrivati all’ingresso abbiamo trovato chiuso poiché Martedì è il turno di chiusura. Prendiamo quindi la giornata in tranquillità decidendo di visitare il giardino dell’ex palazzo imperiale che guardacaso di trova vicinissimo al nostro ryokan. Il giardino è enorme con delle aiuole alberate grandissime. Ci sono delle famigliole che fanno il picnic. La guida dice che in primavera è il posto ideale per godersi la fioritura dei sakura. All’interno un paio di laghetti pieni carpe e qualche tartarga.
Il quarto giorno visitiamo sto benedetto castello, ci togliamo le scarpe e le depositiamo in una scarpiera numerata. Il giro è piuttosto lungo e passiamo attraverso numerose stanze che una voce registrata in inglese e giapponese illustra. I pavimenti cigolano al nostro passaggio, una tecnica di costruzione particolare che permetteva agli intrusi di essere scoperti immediatamente. Numerose sono le botole e gli incavi dietro a pannelli dove si nascondevano le guardie. Il giro prosegue all’esterno del castello in un giardino e poi verso l’uscita. E’ qui che incontriamo la coppia milanese di Nikko. Giovedì abbiamo visitato il Ginkaku-ji ovvero il padiglione d’argento. Nei piani iniziali doveva essere il gemello del Kinkaku-ji solo ricoperto di foglia d’argento. In realtà non è mai stato terminato ed è quindi di legno. Il viale che porta all’ingresso del tempio è stretto e pieno zeppo di turisti e di negozi di souvenir ai lati. Quando arriviamo davanti alla biglietteria notiamo che a sinistra ci sono delle grande cataste di legnetti e i giapponesi scrivono qualcosa con un pennarello sopra i legnetti. Oggi infatti è il 16 agosto, festa dell’o-bon, il giorno della commemorazione dei defunti. I legnetti serviranno per i falò che verranno accesi quella stessa sera sui colli attorno a Kyoto. Entriamo nel tempio e subito notiamo all’ingresso un piccolo giardino zen. Invece che piante ed erba è fatto di ghiaia e sono modellati dei coni e delle linee. Dovrebbero rappresentare montagne e mari. Il resto del tempio è identico al Ginkaku-ji.
Passiamo il resto dell’ultimo giorno cazzeggiando in centro. Io entro in una fumetteria che avevo occhiato i giorni precedenti e faccio alcuni acquisti in manga.
Alle 19,30 andiamo nella hall dell’albergo. Qui si sono radunati tutti i clienti. Un anziano giapponese che parla un perfetto inglese ci spiega il significato di questa festa.
Secondo i giapponesi le anime dei defunti tornano sulla terra in questo periodo per salutare i loro cari e i fuchi che vengono accesi servono da guida per ritornare in cielo. Saliamo poi sul tetto dell’albergo da cui si gode una bella vista di uno di questi fuochi. I falò infatti dovrebbero essere 4.
Alle 20,00 viene acceso il primo a est, l’ideogramma DAI che significa grande. Dopo 10 minuti un altro a nordest che però noi vediamo solo a metà, poi alle 20,20 viene acceso il simbolo a nordovest di una barca e infine l’ideogramma daimon che sta per grande cancello. Questo non lo vediamo perché è su un colle molto basso e lontano. Dopo che i fuochi si sono spenti, scendiamo per l’ultima serata a Kyoto e poi torniamo in camera nostra.

Prossimo episodio: Otaku!

Kinkaku-ji
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28 replies since 22/8/2007, 07:25   2273 views
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