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JOE 7's FICTION GALLERY: La Grande Ombra

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joe 7
view post Posted on 10/6/2009, 13:38 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Nella sala del trono, si sente uno strano ronzio sottofondo.
Per un momento, si guardano in faccia senza parlare: da una parte l’emissaria del mondo dell’oscurità, dall’altro la terrestre che è diventata regina di un mondo lontano. Delle due, è la prima a parlare con tono canzonatorio:
“Tu devi essere quella regina dei miei stivali!”
Venusia non reagisce. Calmati, dice tra sé. Falla parlare. Guadagna tempo.
“Il capitano Amauta…l’hai ucciso, vero?”
“Amauta? Ah, si chiamava così?” risponde l’altra, voltando lo sguardo per un momento in direzione del cadavere del capitano. “Bel nome, ed era pure un bell’uomo. Peccato averlo ammazzato.”
La mano di Venusia si stringe a pugno, tremando leggermente, ma rimanendo ferma. Maledetta…Calmati!
“Posso almeno sapere chi sei e che cosa vuoi?”
La donna misteriosa risponde facendo un leggero inchino, non sai se beffardo o grottesco: forse entrambe le cose.
“Sono Jezabel, braccio destro dell’Oscuro e comandante in capo dei sei generali dell’oscurità”
“Quindi ci siete voi dietro a quella ‘mano d’ombra’ nello spazio?”
“Certamente!”
“Capisco. Ma non hai risposto alla mia seconda domanda. Cosa volete da noi?”
“Da te, niente. Ci interessa tuo figlio.”
Per un attimo, Venusia è paralizzata dallo shock.
“Rex?” sussurra, rifiutando di crederci.
“Esattamente. Sarà un sacrificio umano molto importante.”
All’improvviso, Venusia sente il suo spirito freddo e determinato come il ghiaccio.
“Sei completamente pazza”
Mentre dice questo, la pistola laser, estremamente potente, che Actarus le aveva dato in passato, con uno scatto fuoriesce dalla manica dove Venusia l’aveva nascosta. Afferrandola in mano, spara a poca distanza dal volto di Jezabel, che però non si fa prendere di sorpresa: nonostante la rapidità dell’azione, il palmo della sua mano compare come per magia tra la pistola e l’obiettivo, trasformando i raggi laser in innocui fuochi artificiali. Prima che Venusia se ne renda conto, Jezabel afferra la pistola con la mano e la stritola in una morsa, facendola cadere per terra.
“Sei una bambina cattiva…dovrai essere punita!” dice con un ghigno.
Subito un forte manrovescio colpisce Venusia sulla guancia, facendola abbattere a terra stordita. Cerca di rialzarsi, ma si sente le gambe indebolite dal colpo, mentre avverte il sapore del sangue in bocca.
Che botta…non mi hanno mai colpita così forte!
Muove le mani a casaccio, quasi come un cieco, sul pavimento, cercando un appiglio, o un’arma. All’improvviso afferra qualcosa di pungente e l’osserva di nascosto, tenendo la faccia rivolta verso il basso. La stella a sei punte…la copia del simbolo reale! Dev’essere caduta dalla bacheca a causa della distruzione del portone, che ha fatto tremare le pareti. E’ fatta di gren, diceva Actarus…uno dei metalli più resistenti dell’universo. Venusia nasconde la stella tra le mani, cercando di raccogliere le forze, facendo finta di apparire sconfitta. Resta con la faccia verso terra e dice, con la bocca impastata, facendo fatica ad articolare le parole:
“Perché? Perché lo volete ammazzare?”
“Non preoccuparti, non lo uccideremo adesso: solo tra due settimane, quando le sette stelle saranno allineate. Prima del sacrificio, l’offerta dev’essere in perfetta salute. Ma non ci pensare più: questa scena non la vedrai!”
E mentre parla, le dita delle sue mani si affilano di nuovo e si alzano per uccidere senza pietà. Ma, inaspettatamente, Venusia scatta in piedi e colpisce in faccia Jezabel con la stella fatta di gren, gridando a gran voce:
“Tu mio figlio lo lasci stare!”
Jezabel lancia un urlo e indietreggia sorpresa: non si aspettava una reazione simile. Si mette una mano sulla faccia ferita, e quando l’osserva vede per la prima volta il suo sangue. Per un attimo resta stupita e non riesce a crederci: quell’essere inutile l’aveva ferita. Non era mai successo prima. Guarda per un momento Venusia con aria sorpresa, poi l’ira dentro di lei esplode, facendola gridare con rabbia:
“COME HAI OSATO?”

Un’esplosione immane sconvolge tutto il palazzo reale, facendolo tremare sin dalle fondamenta. Si alzano delle lingue di fuoco alte decine di metri che bruciano ed anneriscono ogni cosa. I sopravvissuti scappano spaventati: anche il Gran Visir si è salvato a stento. Per un momento restano tutti a guardare increduli le fiamme che distruggono la casa del re. Poi il Gran Visir reagisce: ordina a tutti di prendere gli idranti e gli estintori, e la gente, prima inebetita, si riprende e cerca di eseguire i comandi dell’anziano.

Il disco spaziale si avvicina rapidamente alla città ferita dal fuoco. Fà che non sia successo niente a Venusia e al piccolo! supplica Actarus con angoscia. Suda freddo, al pensiero di quello che pensa di trovare. Una gran folla è scesa lungo la strada per osservare il falò gigantesco, che rischia di bruciare anche quello che è vicino: e Actarus riconosce che quella è la zona dove una volta sorgeva il palazzo reale. Cosa era successo? E Venusia? Atlas atterra in uno spiazzo poco distante e Actarus si toglie il casco, lasciandolo sul sedile. Corre verso le fiamme col cuore in gola. La gente al suo passaggio lo riconosce e si fa da parte.
“E’ lui!”
“Il re!”
“Fatelo passare!”
“Ma cosa è successo?”
Alla fine arriva davanti ai cancelli, dove si vede un orrendo fuoco che brucia tutto ed emana calore per chilometri. I getti d’acqua, per quanto potenti, non riescono ancora ad attenuare le fiamme. Actarus deve resistere alla stretta che sente allo stomaco. Un soldato vicino a lui lo saluta e Actarus gli chiede:
”Cos’è successo? Dov’è la regina?”
“Non…non lo so, maestà. Sembra che sia venuto un intruso, non è molto chiaro, forse ha messo una bomba…della regina non so nulla. Lì c’è il Gran Visir, le potrà dire qualcosa.”
Actarus, riconosciutolo, corre subito verso l’anziano.
“Gran Visir! La regina...DOV’E’?”
“Maestà…io…non…non lo so.” risponde, confuso “Il capitano Amauta è morto e la guardia reale è stata decimata…sto cercando di capire cosa è successo. E’ entrato un individuo molto potente…”
Actarus si rende conto che il Gran Visir sta girando intorno alla risposta, e sente qualcosa dentro di lui spezzarsi. Con rabbia, afferra l’anziano per le spalle e gli dice fissandolo negli occhi:
“Quando è accaduto lo scoppio e l’incendio, Venusia DOV’ERA?”
Il Gran Visir è costretto a dire tutto.
“Era…era nella sala del trono, maestà…col principe…l’esplosione…temo…temo che sia partita da lì…”
Venusia è morta? Morta? Actarus non ci crede. L’aveva vista stamattina. Era viva. L’aveva salutata. L’aveva…
All’improvviso, non riesce a reggersi e si trova inginocchiato a terra, guardando in avanti con aria assente. Sente che gli parlano, che lo scuotono. Il Gran Visir gli sta dicendo qualcosa, ma lui non capisce, come se fosse in un altro mondo. Sente il fuoco, le voci, le grida, il fumo, l’agitazione frenetica, il suo stesso corpo come fossero qualcosa che avviene ad un altro. Non riesce neanche a piangere: si sente al di là delle lacrime, vuoto e stanco.
Nello stesso momento, a chilometri di distanza, per una strana coincidenza, Goldrake è inginocchiato e immobile a terra, nella stessa posizione di Actarus, come se questa volta il robot-samurai partecipasse al suo dolore, mentre era sembrato indifferente agli occhi di Actarus la volta che era morta Rubina. Ma questo non è di nessuna consolazione per Duke Fleed.

Le onde avanzano e si ritraggono, per poi avanzare ancora. Venusia si sente bagnare i piedi e si sveglia.
Dove sono? Che è successo?
Apre gli occhi e si guarda intorno: è distesa su una spiaggia, di notte. C’è un certo chiarore lunare che permette di vedere abbastanza bene. Pian piano, i ricordi degli ultimi istanti tornano alla memoria di Venusia: Jezabel…Rex…Cosa era successo a Rex? Jezabel l’aveva preso? E io, come mai sono qui? Sono su Fleed? O sulla Terra? Non capisco più niente.
Venusia si alza con gran fatica: sente la guancia che le fa male. Inizia a camminare da qualche parte, barcollando. Poi tutto il mondo le gira intorno, e si sente di nuovo sprofondare nel buio. Cade sulla spiaggia senza accorgersene.

(NOTA: Per i commenti, potete postare qui: http://gonagai.forumfree.net/?t=38631928&v...stpost#lastpost. Se volete scaricare la puntata in formato word, qui sotto c'è il link)

Edited by joe 7 - 17/6/2014, 17:05
 
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