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NICCIOLINO1' s Fiction Gallery, solo autore

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view post Posted on 14/9/2010, 11:21     +1   -1

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Eccoci qui :rotfl: finalmente ho ultimato la mia prima FF
ma prima alcune considerazioni :questa FF si svolge nell'universo nagaiano in qui si sono svolte le vicende dei mazinger (compreso mazinkaiser),di goldrake e dei getter fino al getter g lo Shin getter è eistito qui dato che gli invasori ci sono stati ma questa guerra si è propagata solo sulla luna,fate meglio a leggere prima shin getter vs mazinkaiser eccola la poso qui .


GOLDRAKE ,IL GRANDE MAZINGA E GETTER ROBOT G VS MAZINKAISER

Ormai la battaglia di Shin Getter robot e Mazinkaiser contro l’esercito dei

pigdoron e il mecha Girgirgian si è conclusa da pochi giorni, il grande Mazinga ,

Mazinga z e i robot femminili sono stati ricostruiti. Ma un disco volante dalle

sembianze di un volto scruta la base ‘’ è successo di nuovo… Quella maledetta

macchina… Ho un’ultima possibilità… ‘’ il disco si avvicinò alla piscina dove era

detenuto il Mazinkaiser per rilasciare il suo contenuto : un materiale semiliquido

nero coperto di occhi e bocche dopo essersi tuffato nella piscina si fece strada

dal portellone passandoci per osmosi ‘’ che cos’è ‘’quello notò un soldato che

sorvegliava il Mazinkaiser quella sera ‘’fuoco!!!! Fuoco…’’ disse il soldato prima di

essere ucciso insieme ai suoi compagni da un potente getto d’acido proveniente

dall’essere ,tale essere facendosi strada fra i cadaveri dei sorveglianti arrivò fino

al Pilder già incastrato nella testa di Mazinkaiser, perciò impossessarsene fu

ancora più semplice . Intanto nel laboratorio il dottor Yumi notò che c’era una

forma di attività nella sala di lancio ‘’il Mazinkaiser è in uscita’’, ‘’come sarebbe a

dire’’ esclamò kojy ‘’ci deve essere un errore’’ ‘’innalzare la barriera ’’ ma ormai

il portellone era già stato sgretolato dalle braccia di Mazinkaiser e l’acqua aveva

inondato l’hangard ‘’ è la fine per voi’’ dicendo questo il Mazinga emise un raggio

fotonico che disintegrò la barriera ‘’dottor Saotome presto lancia lo Shin Getter’’

gridava Yumi al trasmettitore ‘’come Shin Getter che cosa è successo’’ ‘’il

Mazinkaiser è stato rubato’’. Dopo qualche minuto che avanzava distruggendo

tutto il Mazinkaiser si trovò davanti lo Shin Getter Robot ‘’ Koji ci sei?’’ disse Ryo

prima di essere scaraventato per terra da un pugno perforante il Getter subitò

lanciò un raggio getta, Mazinkaiser il raggio fotonico il raggio getta risalì fino agli

occhi del Mazinkaiser facendolo cadere a terra. ‘’Getter tamawak !!!!’’ , ‘’Kaiser

blade’’ il tamawak fù spezzato di netto dalla Kaiser blade ‘’basta ora mi hai

stufato’’ esclamò l’invasore afferrando il getter per la spalla e sollevandolo da

terra ‘’cosa!!!!’’ il Mazinkaiser stava risuchiando tutta la sua energia mentre

rideva malignamente. Lo Shin getter cadde a terra inerme e privo di energie. Il

Mazinkaiser si dileguò. Intanto al laboratorio il prof.Yumi aveva convocato il

prof.Saotome ‘’dobbiamo contrattaccare ‘’ e con cosa? ‘’ il tuo trio getter ha

ancora un Getter robot g nel laboratorio se uniamo i miei Mazinger potenziati

arriveremo alla vittoria’’ ‘’pazzi !’’ esclamò Tetsuya ‘’he’’ ‘’ un Getter e due

Mazinga non possono nulla contro il mazinkaiser credo di saperne qualcosa dato

che lo ho scoperto a mie spese, Koji telo ricordi il tfo ,il Goldrake 2 ’’ ‘’certo che

lo ricordo io sono stato per breve tempo pilota dello Goldrake 2’’ ‘’Ho saputo che

il centro di ricerca spaziale ha creato un gigantesco apparato di comunicazione

per contattare F.L.E.E.D ‘’. ‘’Cosa!?’’ esclamò Yumi ‘’davvero Procton si è

ingegnato per creare un apparato di comunicazione cosi avanzato presto Koji ‘’

vai al trasmettitore e chiama il centro di ricerche Spaziali ‘’ Koji corse nella sala

al trasmettitore ‘’ Procton Procton mi ricevi ‘’ ‘’Chi è ?’’ ‘’ sono koji kabuto ti

prego chiama Fleed’’ ‘’ Perche scusa i pigdoron non sono stati sconfitti?’’ ‘’si ma

Mazinkaiser è stato rubato e shin Getter non è riuscito a contrastarlo’’ ‘’Va bene

cerchero di chiamare Actarus’’ Il dottor Procton dopo innumerevoli chiamate

riuscì a raggiungere Fleed ‘’pronto pronto mi ricevete ‘’ ‘’ che cosa è successo un

altro crollo nell’area g suppongo…’’ ‘’No Actarus aspetta ti spiego io sono … sono

il tuo padre terrestre’’ ‘’cosa come sarebbe a dire… Procton’’ disse actarus con le

lacrime agli occhi ‘’si Actarus sono io ti ho convocato per chiederti di tornare

sulla terra…’’ ‘’Come mai ?’’ ‘’Perche dopo una dura lotta l’evoluzione del grande

Mazinga è stata rubata e l’evoluzione di Getter robot non è stata in grado di

fermarlo’’ ‘’Cosa … va bene verrò’’ . Actarus scese nell’ hangard del palazzo e

salì sul Goldrake. Maria che passava di li si domandò come mai suo fratello si

fosse piazzato sul robot che non toccava quasi più da quasi due anni ‘’Actarus,

Actarus dove vai’’ ‘’ci sono problemi sulla terra’’ ‘’tornerò…’’ ‘’io e il tuo popolo ti

aspetteremo!’’ Actarus azionò subito la velocità subfotonica e piombò nelle

vicinanze di una delle lune di giove . Intanto al laboratorio era iniziata una

discussione fra Jun e Sayaka. ‘’Non cela faremo mai’’ ‘’Ma no Sayaka se

Goldrake tornerà sulla terra e il grande mazinga verrà riparato forze…’’ ‘’no è

impossibile il potere di Mazinkaiser è inlimitato’’ ‘’ Dai Sayaka ricorda che la

creatura che l’ha rubato non è identificato come pilota perciò dovrebbe essere

facile a questo punto sconfiggerlo’’ Sayaka abbracciò Jun calorosamente ‘’grazie

Jun, grazie del conforto’’ Jun le accarezzò delicatamente la schiena ‘’di niente’’ .

Intanto il Mazinkaiser era arrivato a Tokio dove stava disintegrando le ormai

semidistrutte abitazioni il comando americano pensò di inviare contro al

Mazinkaiser Texas matc , Stealther e l’esrcito dei BT .Ma non servì a nulla. I

raggi e i missili sparati a ripetizione dalle mitragliatrici del Texas matc e dei bt

non sortirono il minimo effetto mentre la spada di Texas e il pugnale dello

Stealther intaccarono minimamente la corazza del mazinkaiser mentre esso con

pochi colpi portati con le mani e con le gambe e qualche debole raggio fotonico

aveva gia disintegrato i due robot e tutta la flotta di BT lanciatogli contro. La sua

furia era inarrestabile si faceva avanti incenerendo campagnie e città ‘’ Il vostro

potente salvatore si rivelerà la vostra rovina ‘’. Intanto al laboratorio sull’energia

getta il dott. Saotome si stava preparando per un disperato contrattacco ‘’come

sarebbe a dire lei sul getter… veniamo anche noi’’ esclamò Benkey ‘’No voi

servite qui e poi non ho intenzione di fermarlo ma semplicemente di farli perdere

tempo e di farne guadagnare a goldrake’’ ‘’ah si va bene’’ Saotome si lanciò sul

Getter robot g dopo pochi minuti trovò il Mazinkaiser. Appena lo vide gli si lanciò

in picchiata con un calcio volante , questo lo fece squilibrare il robot ‘’raggio

getta’’ ‘’vampa infernale’’ i raggi si scontrarono ma in fine la vampata di

mazinkaiser investì il getter robot g ‘’il Getter g non puo sopportare questo

calore’’ dicendo questo Saotome schizzò in verticale nello cielo ‘’doppio tamawak

boomerang ’’ le due asce colpirono il nemico ma non sortirono un grande effetto.

‘’Kaiser blade!!!!!’’ getter incrociò i tamawak per contrastare la Kaiser blade ma

furono spezzati dalla forza di Mazinkaiser ‘’no ‘’ ‘’è la tua fine’’. ‘’In quel momento

il trasmettitore si accese ‘’ era Mikiru che parlava disperata ‘’padre, padre stai

bene’’ ‘’ si ma il Getter andrà riparato …’’ ‘’Goldrake è atterrato puoi rientrare!!!!’’

‘’eccomi arrivo ‘’ ‘’Raggio getta’’ il raggio fece cadere Mazinkaiser per terra

questo permise al Getter robot di fuggire. Intanto allla fortezza delle scienze era

arrivato Actarus a bordo Goldrake ‘’ha come la prima volta che arrivai qui…

inseguito da Vega…’’ dopo questa riflessione corse verso Procton e lo abbracciò

‘’padre cosa è successo? ’’ Koji non riusciva a parlare dalla sorpresa… Era

proprio lui il pilota del goldrake il signore di Fleed… A quel punto dalla bocca di

Koji usci solo un fievole ‘’ ciao Actarus!’’ Actarus entrò nel laboratorio dove si

trovavano Tetzuya, il trio getter il Dott.Saotome, il Dott.Yumi, Shiro,Sayaka,Jun

e Venusia che dopo il ritorno di actarus su Fleed si era ridotta ad’una ragazza

distrutta dalla sofferenza mangiava svogliatamente piangeva quasi tutto il . Lei

corse in sua direzione con le lacrime agli occhi e lo abbracciò ‘’Actarus sei

tornato …’’ ‘’Si venusia’’. Una volta che venusia ebbe terminato il dottor.Yumi

fece il punto della situazione ‘’Qualche mese dopo la tua partenza, il dottor Hell si

è rifatto vivo con una nuova orda di mostri meccanici potenziati il Mazinga z è

stato quasi distrutto e riutilizzato dal barone ashura contro il grande mazinga ma

in compenzo è stato scoperto un nuovo Mazinga : il Mazinkaiser che pilotato da

Kojy ha sconfitto senza problemi il nemico, dopo qualche mese la luna è stata

attaccata da un esercito di creature aliene non classificate , armate di eserciti di

mostri capaci di fondersi a livelli subatomici con la materia inorganica. Per

fronteggiare questo nemico il dott.Saotome creatore dei Getter precedenti creò

un plotone di Getter robot g di cui solo uno sopravvisse e lo Shin getter robot un

getter potentissimo dotato di svariate armi. In più, pochi giorni fa si è scatenata

una battaglia fra Shin getter robot, Mazinkaiser e un nuovo girgirgian potenziato.

Al termine di questa battaglia il Mazinkaiser è stato rubato e lo Shin getter robot

non è stato in grado di contrastarlo’’ ‘’ti abbiamo contattato per chiederti di

prendere parte alla battaglia del grande Mazinga e di Getta robot G… ‘’ ‘’Padre è

ovvio che prenderò parte a questa battaglia… Venusia tu potresti fare da pilota al

Goldrake 2 ’’ ‘’si Actarus’’ ‘’ Però potrebbe esserci bisogno della trivella spaziale ‘’

‘’ Io sono pronto…’’ disse shiro alzando la mano e saltando in piedi ‘’credo che la

mia esperienza con il Junior robot sia sufficiente’’ ‘’ Shiro non dire idiozie’’

‘’rispose prontamente Koji ‘’No non è vero non è un idiozia ormai è un ragazzo’’

‘’Va bene Actarus se tu lo reputi pronto…’’ ‘’il dott.Saotome intervenne ‘’Ho

utilizzato il vostro laboratorio per apportare delle modifiche ai robot,

Actarus,Ryo,Hayato,Benkei,Tetsuya e kojy seguitemi camminarono fino

all’anghard dove si trovavano i robot,’’tetsuya cominciamo dal grande mazinga,

la struttura è stata corazzata con uno strato di super lega nz alfa ciò rende il

mazinga molto più resistente, in piu sono state aggiunte due trivelle ai lati delle

ali e la spada diabolica ora è caricabile di energia fotonica,mazinga z è stato

anche lui dotato di una più resistente corrazzatura, e di potenti laser sparati dalla

nocche,Getta dragon è stato dotato di magli getta simili ai pugni atomici, il Ligher

di mazzafrusto getta cioè una mutazione dell’acciaio polimorfico del braccio

destro, che muta in una possente mazza ferrata e del missile trivellante (la

trivella puo essere sparata), mentre il getta poseidon è in grado di scatenare

dalla turbina sul collo un ciclone di fuoco’’ ‘’a già’’ intervenne actarus ‘’Il goldrake

possiede anche una nuova arma il tifone spaziale lanciato dalle nocche’’. Ad’un

certo punto un urto squotè la base Koji si affacciò insospettito alcuni dei Pigdoron

si erano risvegliati anche se mutilati stavano continuando a combattere

inesorabilmente ‘’ presto innalzate la barriera e lanciate i Mazinga’’ ‘’Aspetti

dott.Yumi ‘’ esco anch’io’’ esclamò Actarus. Actarus, Tetsuya e Kojy salirono sui

rispettivi robot mentre Sayaka e jun si posizionarono sulle venus e il trio getter

sul getter G. Una volta partiti i robot si trovarono davanti centinaia di pigdoron

mutilati ‘’Ho no’’ ‘’di nuovo’’ ‘’che sono questi’’ ryo con il getter g si scagliò per

primo contro il nemico armato di tamawak ‘’doppio tamawak boomerang’’ i

tamawak tagliavono senza problemi, i restanti robot lo seguirono,in questa

occasione goldrake diede prova della sua potenza unendo il tuono spaziale con il

grande fulmine del grande Mazinga aveva disintegrato centinaia di mostri e

roteando l’alabarda spaziale ne aveva decapitati altrettanti anche le Venus con i

loro missili pettorali stavano facendo il loro meglio. ‘’missili pettorali ,razzi fotonici’’ anche i missili pettorali erano sufficienti ad’abbattere i mostri . Boss

robot per farsi notare si getto addosso a un pigdoron con i suoi tradizionali missili

legati ai piedi distruggendolo. Goldrake raccolse il robot da terra ‘’Boss sei

ancora vivo ‘’ ‘’certo perche penzavi fossi passato all’altro mondo così presto’’

‘’no però con il tuo fare da suicida ho pensato che non potessi andare avanti

ancora tanto… Invece eccoti qui’’. La battaglia era finita tutti i mostri erano stati

deflagrati dai raggi gamma e dai raggi getta o tagliati dall’alabarda spaziale di

goldrake. Una volta tornati alla base elaborarono un piano tetsuya propose di

attirare Mazinkaiser in una zona dove i pigdolon non erano presenti ‘’E il

Mazinkaiser come celo attiriamo’’, ‘’Jun corri da boss e chiedili di fare da esca’’ e

una volta li lo attaccheremo senza sosta . Un nuovo urto urtò la base erano di

nuovo i pigdolon ma stavolta un orda nuova e non mutilati‘’Kojy tu dovrai restare

qui con le venus’’ ‘’Cosa? Io non resto qui con le venus…vengo con voi’’ ‘’Tetsuya

mise le mani sulle spalle di Kojy se questa missione riuscirà sarà anche merito

tuo’’ Jun torno in quel momento ‘’ ha detto di si’’. Perfetto andiamo

‘’Venusia,Shiro correte alla trivella e al goldrake 2’’ mentre Shiro e Venusia

correvano sulla jeep del centro di ricerche spaziali un bagliore in lontananza con

una sorta di Z ‘’impressa ’’ sopra. Una volta arrivati si posizionaro

rispettivamente sulla trivella (shiro) e sul goldrake 2 (venusia), intanto alla

fortezza delle scienze ci si stava preparando per attaccare il prof.Yumi era

incollato al trasmettitore per sentire dove era Boss ‘’Boss,Boss mi ricevi’’ ‘’si ti

ricevo aspetti, aspetti eccolo li !’’ il Boss robot si legò i tradizionali missili ai piedi

e schizzò addosso al Mazinkaiser . Il Mazinkaiser rimase li rigido. Boss si rialzò e

lanciò una catena contro che si infilò sul collo il boss provò a tirare ma era tutto

inutile ‘’smuoviti bastardo’’ il mazinkaiser si decise a muoversi e per prima cosa

tagliò di netto la catena con un raggio fotonico. Il Boss robot raccolse il

mozzicone di catena ‘’bohohoho…Mi è risuccesso!’’ il mazinkaiser gli corse dietro

per qualche minuto ad’un certo punto il Mazinkaiser fece cadere il Boss saltandoli

su un piede ‘’lo sapevo che sarebbe finita cosi’’ lui guardò il terreno ‘’niente

pigdoron’’. Una scarica elettrica colpi il piede di Mazinkaiser ‘’aaaaaaaaaaaaaa

che diavolo è’’ i tre robot e i mezzi ausiliari atterrano nelle vicinanze. Goldrake

estrasse l’alabarda spaziale e schizzò in verticale assestando un calcio volante

agli occhi del mazinkaiser che intanto aveva sparato un raggio fotonico sul suo

piede ma non sortì un grande effetto una volta tornato a terra il mazinkaiser lo

prese per il collo, stava risucchiando la sua energia. Goldrake si dimenava

‘’fermo! grande fulmine’’ ‘’raggio getta’’ ‘’raggio ciclonico ’’ ‘’bomba termica’’ i

raggi laciati dai mezzi fecero cadere Goldrake dalla stretta di Mazinkaiser ‘’qui

non posso risucchiare le energie ’’ ‘’Actarus stai bene ‘’ urlò Venusia dall’abitacolo del Goldrake 2’’ ‘’venusia agganciati al goldrake’’ la battaglia vera e

propria cominciò dopo che il Goldrake 2 si agganciò , il grande Mazinga, goldrake

e getter si lanciarono contro al mazinkaiser armati delle rispettive armi bianche

‘’quanto sembra enorme il Mazinkaiser da un robot cosi piccolo’’ esclamò ryo il

mazinkaiser estrasse la kaiser blade ‘’grande tamawak ‘’ ‘’alabarda spaziale’’

‘’spada diabolica ’’ la lama del mazinkaiser reggeva ottimamente il peso dei

fendenti dei robot ‘’si certo!’’ esclamò tetsuya . Fece prendere quota al grande

mazinga e a quel punto utilizzò la sua nuova arma ‘’trivelle mazinga’’ allora si

lanciò sulla kaiser balde perforandola e spezzandola ‘’Goldrake sganciamento ’’

‘’cambio in getta ligher ‘’ mazinkaiser approfittò dello sganciamento di goldrake

per colpire il Goldrake 2 con un calcio volante. Il Goldrake 2 venne scaraventato

per terra e venusia perdette i sensi ‘’Venusia stai bene?’’ Actarus non vece in

tempo a pronunciare queste parole che il Goldrake fu colpito (e scaraventato in

aria dal tifone corrosivo del Mazinkaiser’’. Getter ligher si lancio in una carica

addosso al Mazinkaiser ma lui prontamente lo prese per la trivella e lo

scaraventò contro il Goldrake che stava cadendo i due robot si scontrarono, a

terra il grande mazinga li lanciò contro un missile centrale che ebbe un effetto

seminullo sulla corazza del mazinkaiser mentre lui con uno schiaffo fece cadere il

grande mazinger a terra e con un calcio ribaltò la trivella spaziale‘’ora’’ gridò

Actarus facendo rientrare goldrake nello spacer ‘’missili trivellanti ’’ i piccoli

missili fecero distrarre il mazinkaiser che si girò credendo fuori uso il grande

Mazinga, il getta Ligher si lanciò in picchiata su Mazinkaiser esso cadde a terra ‘’

pugno atomico rotante’’ ‘’lame rotanti’’ il pugno atomico spinse il robot contro la

lama rotante che tagliò di netto il braccio del Mazinkaiser ‘’maleddetti bastardi’’

intanto Venusia riprese i sensi e fece prendere quota al Goldrake 2 e con una

botta d’ala data alla trivella spaziale per farla tornare in piedi lanciò una lama

ciclonica contro il Mazinkaiser ma l’effetto fu seminullo ‘’aspetta venusia aspetta’’

gridò shiro ‘’ attacchiamo contemporaneamente ‘’ ‘’va bene ‘’ ‘’trivella spaziale’’

‘’lama ciclonica’’ la lama e la trivella lasciarono un profondo taglio nella schiena

di mazinkaiser che si girò e sparò la vampa infernale mentre girava su se stesso

i robot unirono i loro raggi ‘’raggio gamma’’ ‘’raggio getta ‘’raggio gamma’’

‘’raggio antigravità’’ e respinsero l’attacco ma il raggio gamma,il raggio

antigravità,il raggio getta non erano sufficienti il Mazinkaiser si liberò dal fascio di

raggi e cominciò ad’attaccare , prima con i raggi fotonici e dopo con i pugni

perforanti il grande Mazinga riusci a conficcare la spada diabolica nel braccio del

Kaiser lui selo scrollò subito di dosso. Il getta robot g si rialzò da terra e cambiò

in getta poseidon ‘’tifone fiammeggiante’’ il kaiser lanciò il tornado corrosivo idue

tifoni si scontrarono ma alla fine il tifone di getter poseidon surclassò quello di

Mazinkaiser il Mazinkaiser indietreggiò ‘’cambio in getta dragon’’ ‘’magli getta’’

‘’turbo pugni perforanti’’ mentre i due robot si scontrarono il goldrake lanciò il

tuono spaziale sulla schiena del Mazinkaiser mandandolo in una apparente

cortocircuito ‘’aaaaaaaaaaaaaa…maledetti’’ ‘’turbo pugno perforanti’’ ‘’doppio

maglio perforante i magli di goldrake si distrussero a contatto con i pugni di

mazinkaiser. Una voce squarciò Il rumore della battaglia‘’raggio termico ‘’ il

raggio termico si unì al alla corrente lasciata addosso al mazinkiase lanciata da

goldrake , erano mazinga z e le venus ‘’ti avevo detto di restare la con i

pigdoron’’ sbraitò Tetsuya rialzando il grande mazinga da terra ‘’non cene erano

piu’’ ‘’va bene’’ rispose tetsuya asciugandosi un filo di sangue ‘’presto

attacchiamo con i raggi ‘’ ‘’no avrebbe lo stesso effetto di prima’’ disse Ryo prima

di essere scaraventato in terra dal pugno di uno stremato Mazinkaiser

‘’dobbiamo caricare il Getta robot g di energia’’ ‘’ma…’’ ‘’lo so è molto rischioso

ma dobbiamo provare…’’ ‘’ Actarus,Maria,Shiro,Koji’’ ‘’fidatevi!’’ ‘’va bene’’. Il

Getter g mise in moto la scarica luminosa ‘’bomba termica’’ ‘’raggio gamma’’

‘’tuono spaziale’’ ‘’raggio termico’’ ‘’raggio ciclonico’’ in quel momento tutti i piloti

videro una strana visione in quel getter robot carico di energia, una speranza

contro un dio-demone distruttore che tutto può. Una volta carico il Getter robot g

si lanciò a velocità folli contro il nemico il Mazinkaiser divenne rosso era super

surriscaldato il robot non subi danni ma il calore fece letteralmente evaporare

l’invasore all’interno dell’abitacolo esso cadde per terra senza vita‘’Ryo…Hayato

…Benkei…’’ un lungo secondo di silenzio pentrò in quel campo di battaglia… ‘’Mi

dispiace’’ ‘’loro …loro anno salvato il mondo’’ a quel punto Shiro si avvicinò al

Mazinkaiser. La carcassa del Getter g stava appoggiata li… ‘’ E fuori 12’’ ‘’disse

Hayato’’ ‘’sono vivi… sono vivi!’’ Kojy e tetzuya si guardavano dall’abitacolo

‘’come una volta?…’’ ‘’Come una volta’’ disse Kojy stringendo la mano (unica

rimasta al grande mazinga) boss strisciò vicino a Venus ‘’Hem scusa Jun però mi

stavo chiedendo se’’ Venus diede svogliatamente un bacio sulla guancia del Boss

robot ‘’ecco ora lo ho fatto… sparisci!!!’’ ‘’certo Jun certo’’ ‘’Actarus sei tornato

per restare ?‘’ chiese Venusia con le lacrime agli occhi ‘’no Venusia, devo

ricostruire il mio mondo non posso proprio …’’ ‘’ma…ma io si’’ tutti stavano come

impietriti ad’ascoltare i due… Actarus era riluttante… ‘’ti prego la mia vita è

completamente vuota’’ Actarus risollevò la testa e…’’va bene’’ Venusia scoppio a

piangere Actarus scese dal Goldrake e anche venusia scese dal Goldrake 2 lei

corse da Actarus come una bambina che voleva il padre. ‘’Dite a righel che

tornero un giorno’’ ‘’ tutti e due corsero sul Goldrake’’ un coro di saluti si

levarono dal campo di battaglia e al momento della partenza il rosso vivo del

goldrake mentre andava alla velocità subfotonica si unì al rosso vivo del

tramonto. Kojy inizio a piangere ‘’O Kojy non ti facevo così sentimentale’’ ‘’No

non è niente ‘’ Mazinga z lasciò la mano del grande Mazinga ‘’scusate un secondo

ragazzi’’ lui corse vicino al Mazinkaiser che ancora colava liquido nero

dall’abitacolo ‘’come hai osato’’ ‘’bastardo ‘’ maledetto ’’ diceva kojy facendo

saltellare Mazinga z sul liquame nero scoppio una risata collettiva fra i mutilati

robot: Mazinga z e il grande mazinga non avevano piu una le braccia,getter

robot g era praticamente disarticolato…Alla trivella spaziale erano state amputate

2 delle trivelle ‘’Shiro ormai potrai proteggere anche tu questo mondo insieme a

noi’’ gli disse Tetzuya. Ci sarà sempre un nemico con cui la terra dovrà

combattere ma finche sarà difesa da uomini coraggiosi non ci sarà nulla da

temere per l’umanità

Da nicciolino 1 di Go nagai.net

Edited by runkirya - 14/9/2010, 23:08
 
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view post Posted on 11/3/2012, 16:08     +1   -1

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Le cronache di Kepler
2010: scoperta di un pianeta in cui l'uomo può vivere e denominato ''Kepler''
2030: La popolazione mondiale sale a un picco mai raggiunto (11 miliardi di abitanti). Le civiltà per cui la sovrappopolazione rappresenta un grande problema sono le seguenti: quella cinese, quella islamica, quella indiana e quella africana.
2034: scoperto metodo per utilizzare il fotone come propulsione portando oggetti a una velocità pari a quella della luce .
2040:inizia la costruzione delle civility ships, ovvero enormi navi spaziali a propulsione fotonica capaci di trasportare circa due milioni di persone in stato di ibernazione ciascuna sino a Kepler.
2080:trasportati dalle civility ships sbarcano su Kepler circa 3 miliardi di persone. Viene accertata la presenza di indigeni che per qualche coincidenza hanno percorso il nostro stesso percorso evolutivo ma che si sono sviluppati solo su tre continenti dei sei presenti su Kepler, questi indigeni accolgono la popolazione terrestre vedendola come ''fratelli scesi dal cielo''. Vengono inoltre creati degli stati in cui una determinata razza comanda. Questi stati sono simili in tutto e per tutto nelle sue controparti sulla terra. Gli stati portano questi nomi: Xin qin (zona cinese), Naya rashtra (zona indiana), Sadece devlet (zona islamica), Watu eneo (zona africana che comprende uno dei tre continenti sotto la dominazione indigena)
2100: iniziano a soffiare venti di guerra tra Naya rashtra e Sadece devlet e visto il rischio di distruggere il pianeta con le possenti armi del futuro viene vietata e cancellata qualsiasi informazione riguardanti dalle prime armi a ripetizione a quelle di ultima generazione.
2125: inizia una lenta involuzione che porta al ritorno dell'impero nello Xin qin, al sultanato a Sadece Devlet, alla fratturazione in tribù miste nello Watt eneo e del rajato a Naya rashtra.
2152: incremento degli stati indipendenti, in pochi anni si creano decine di staterelli, autorizzati dagli stati maggiori per fare da cuscinetto tra le zone politiche a più alto rischio bellico. Ciò viene realizzato “consigliando” alle minoranze etniche di emigrare nei nuovi piccoli stati in cui hanno la possibilità di governare autonomamente. Gli stati di origine cinese sono i seguenti: Saeloun hangug (zona di dominazione coreana), Shin Nihon (zona di dominazione giapponese), Thidin thai (zona di dominazione thailandese), mòi Viet nam (zona di dominazione vietnamita),Baru malay (zona di dominazione malese) e Bagong kaharian (zona di dominio filippino). Nasce poi un singolo statarello di origine medio orientale ossia dawat Israil (zona ebraica), mentre Naya rashtra si trasforma da rajato assoluto a confederazione con raja minori il bagha raja come figura di comando assoluto. Watu eneo non appoggia invece il progetto perché già di per se fratturato in domini delle varie tribù.
2200: Sedece Devlet tenta di convertire Watu eneo senza successo e inizia la guerra tra shin nihon e Saeloun hangung.
2202: la guerra tra shin nihon e Saeloun hangung si conclude con il trattato di pace. Sadece Devlet si frattura in tre regni.
2210: il Thidin thai prende potere e conquista il moi Viet nam, il Baru malay e il Bagog kaharian dopo di ciò cambia nome in xanacakr thai
2212: Sadece devlet si riunisce in un unico sultanato
2245: inizio narrazione
capitolo 1: vita e morte di un popolo


In quegli anni stavano iniziando a soffiare possenti venti di guerra tra il grandioso impero di Xin qin e il neonato Xanacakr thai. Il possente impero di Xin qin ebbe la risposta al problema e un metodo per fare finire una possibile guerra in pochi mesi: creare una nuova etnia, un etnia di guerrieri dal sangue freddo e dalla potenza spaventosa. Per molti anni gli scienziati di Xin qin fecero esperimenti sugli esseri umani e sugli esseri del luogo, la risposta fu trovata in un essere locale denominato Daheyan, un particolare animale appartenente a una classe rettile intersecante i varani e i dinosauri, che possedeva la particolarità di cambiare sostanzialmente carattere se attaccato o se in fase di caccia. In queste fasi l'animale veniva colto da una furia sanguinaria; segno di questa trasformazione era la modifica degli occhi, che apparivano completamente neri per la completa dilatazione dell'iride. Dopo lunghe ricerche venne scoperto che il cambiamento di questo animale era dovuto a un particolare eccesso di adrenalina che faceva cadere l'individuo in questo particolare stadio; la sostanza rilasciata nell'organismo produceva la dilatazione dell'iride, che finiva per coprire tutto l'occhio. Tramite lobotomia vennero applicati i surreni (organi superiori ai reni produttori di adrenalina) di alcuni Daheyan a dei neonati. Dopo avere riscontrato il successo dell'esperimento il governo imperiale creò una sorta di “allevamento”, mirante anche ad instillare nei soggetti il culto dell'imperatore per comandarli meglio. Gli individui sottoposti alle manipolazioni chirurgiche venivano liberati al raggiungimento del 15esimo anno di età. Questa particolare etnia venne denominata ''zanshen'' (letteralmente ''dio battagliero''). L'etnia si integrò bene e si fuse con altre popolazioni dell'impero di Xin qin. Ma tutto cambiò diversi anni dopo (circa nel 2301). Il ministro Xuè aveva preso alcuni giorni di pausa dalla supervisione del progetto zanshen. Indossò i pregiati abiti di seta e il copricapo impreziosito da rubini e perle, raccolse i lunghi capelli di una treccia, erano circa le 3.20 del pomeriggio quando una guardia entrò nello stanzone pieno d'ogni ricchezza ''signore è ora''. Il ministro si girò lentamente ''sono già le 3.20? bene fate preparare la carrozza e prendete i cavalli migliori''. Il giudice si doveva recare a tianjun, ossia una città leggermente più a sud dove avrebbe assistito un torneo di arti marziali, il ministro era molto appassionato dalla scienza del combattimento e oltre a avere studiato alcuni tipi di arti marziali aveva fatto scrivere diversi libri e poi aveva sentito che uno alcuni combattenti erano appunto zanshen e andava lì anche per crogiolarsi nel merito di avere creato ''una razza di guerrieri infallibili'' . Nella città soffiava il vento caldo da sud e ormai tutto era arido e secco come un deserto. Il ministro arrivò nella città accolto da un grande comitato che fece dileguare gli accattoni e i poveri e lo scortò sino al grande palco rialzato, il ministro era duro e freddo come il marmo e non provava nessuna compassione per il popolo o per chi era più sfortunato di lui. Il ministro si mise comodo sulla zona degli spalti più lussuosa riservata alle persone d'alto rango ma irrimediabilmente scomoda e rovente. Guardò il primo incontro, uno dei due concorrenti era uno zanshen. Lo guardò avviarsi sul ring ligneo e duro dove avrebbe combattuto contro il suo avversario. Era vestito come un normale marzialista della zona: tai fu nero (camicia cinese dalle chiusure orizzontali), pantaloni lunghi e cintura rossa. Quello era il tipo che non seguiva una scuola di combattimento particolare ma si arricchiva di tutto quello che vedeva, un guerriero perfetto... Il ministro lo applaudiva ma presto sarebbe cambiato tutto... Anche l'altro concorrente entrò, sembrava essere particolarmente stabile e potente. Questi a differenza dell'altro era di una scuola di arti marziali particolare, ossia dello Xin hung gar (versione migliorata dell' hung gar, ovvero uno stile di combattimento appartenente al kung fu realmente esistente). Il combattimento iniziò; il praticante di xin hung gar cercò di colpire con un calcio laterale, il suo avversario, lui lo schivò e saltellò sino a lui, cercando di colpirlo con una serie di ganci. Il praticante di xin hung gar fu più veloce e colpì lo zanshen con un potente pugno dritto sul naso. In una frazione di secondo gli occhi dello zanshen divennero completamente neri. Fu l'inizio della trasformazione: lo zanshen prese il braccio del nemico e lo stroncò. Lui urlò forte dal dolore e cercò di lanciare una ginocchiata allo stomaco del demone nel quale si era trasformato lo zanshen. La ginocchiata arrivò a segno ma non fece alcun danno o comunque non causò nessun dolore ma anzi, addirittura un sorriso sinistro...Fu proprio il sorriso dello zanshen a far inorridire il ministro a cui venne l'irrefrenabile impulso di vomitare. Poi il combattente di xin hung gar, terrorizzato, cercò di darsi alla fuga, ma fu prontamente afferrato, buttato violentemente sul legno e massacrato a calci finché non iniziò a vomitare sangue nero inondando il palco. Il ministro Xuè era inorridito dalla freddezza di quel combattente e il giorno seguente dopo essere ritornato taichan (sua città d'origine) prese la sua decisione: quel giorno stesso avrebbe avviato lo sterminio della sua creazione. Si armò delle armi impreziosite d'oro e di pietre pregiate, si circondò di un manipolo di uomini e partì, voleva sterminare a tutti i costi quell'etnia erano troppo potenti e se fosse scoppiata una ribellione tutto l'impero sarebbe caduto... Si fece compilare la lista di ogni zanshen e avviò una campagna di sterminio. Dopo quindici giorni gli zanshen erano quasi tutti morti, ne rimaneva solo un piccolissimo gruppo nella città di Tianjun.Il freddo della notte il freddo era forte e pungente, l'escursione termica enorme era quasi impossibile pensare che il giorno prima la temperatura arrivava ai 35/40 gradi. I regi guerrieri della guardia imperiale arrivarono a Tianjun; Si fecero strada tra le casupole a pagoda delle zone benestanti dirigendosi nel quartiere più povero della città pieno di semplici baracche di legno e terra battuta. Senza troppi complimenti la guardia del ministro e il ministro stesso iniziarono a incendiare le casupole e questo uccise molti zanshen nel sonno. Alcuni fecero in tempo a fuggire dalle case in fiamme ma furono spazzati via come fili d'erba dai guerrieri del ministro . In un'altra occasione una piccola famiglia di zanshen riuscì a scendere e non solo scesero illesi ma l'uomo riuscì addirittura a infuriarsi tanto da non sentire il minimo dolore quando urtato violentemente da un cavallo e a spezzare un guan dao (arma composta da una scimitarra montata su un'asta) sorridendo, il ministro riconobbe quel freddo sorriso colmo d'odio, lo aveva già visto pochi giorni prima al torneo...
La donna scappò di corsa e siccome lo zanshen aveva iniziato a utilizzare la lama del guan dao contro i soldati e a ucciderne un paio. E siccome erano tutti occupati a fronteggiarlo toccò al ministro Xuè stesso rincorrere la donna che correva per la città, la donna riuscì a guadagnare un po lanciando una gomitata in gola al cavallo del ministro ma la corsa si fermò presto. La donna si ritrovò con le spalle al muro all'esterno di un tempio buddhista, la donna stringendo qualcosa tra le mani ( probabilmente qualcosa di importante) fece per fare marcia indietro eludendo l'attacco del ministro ma ormai era troppo tardi; ormai il ministro aveva imbracciato la jian (spada dritta) e stava guardando tutti e due i lati da cui la donna poteva scappare. Così la donna cercò di colpire con un pugno la gola del cavallo per farlo indietreggiare ma non fu abbastanza veloce e il ministro gli recise quasi il collo con un possente fendente. La donna cadde a terra e con un ultimo residuo di volontà si richiuse su se stessa intorno alla cosa a cui teneva tanto. Il giudice scese da cavallo e guardò cosa la donna difendeva con tanto ardore... ''un neonato?!'' ''farò bene a liberarmi di questa bestia schifosa prima che cresca!''. Imbracciò la lama e fece per infilzare la testa del neonato ma qualcosa lo trattenne, era come se qualcuno di potente lo stesse osservando, alzò gli occhi e vide li le figure sacre del tempio, bodhidharma e il buddha stesso con quelle loro espressioni tranquille ma al tempo stesso solenni e autoritarie sembravano guardarlo, per una volta il ministro avvertì timore, un grande timore... Così rinfoderò la spada e si dileguò parlottando tra se e se. ''tanto quel piccolo bastardo non durerà con il freddo che c'è... buona notte bestiaccia'' disse compiaciuto il ministro. Non sapeva che quella di non uccidere il bimbo era stata una cattiva idea...

capitolo 2: Il sanshou
Quella mattina era afosa, afosa come quella in cui era stato ritrovato moribondo dai monaci ma questa era circa 14 anni dopo. Nonostante questo Shenjian non era assolutamente preoccupato dal clima. Era insicuro e quasi tremante, da li a poco sarebbe iniziato il sanshou ossia una lotta all'ultimo sangue tra la sua scuola di arti marziali, ossia quella dello xin baji quan (nuovo pugilato degli otto estremi) e una scuola rivale detta xiuxi dan quan (pugilato che rompe fluidamente). Nessuno nelle due scuole sapeva perchè questo conflitto era iniziato ma dopotutto a nessuno importava. Shenjian si recò nel tempio e iniziò a pregare, a pregare come non aveva mai pregato, a pregare che tutto andasse bene sia per lui che per i monaci, oramai diventati la sua famiglia. Uscendo incontrò latong ossia uno dei monaci che lo ritrovarono moribondo sugli scalini del tempio. Ormai era come se fosse figlio suo, gli aveva insegnato tutto da la medicina alle arti marziali all'arte della meditazione. ''Hei auguri per oggi'' disse laotong. Shenjian lo ignorò, era troppo pensieroso per rispondere.
Subito dopo tornò nella sua camera, si tolse la toga da monaco e si infilò i pantaloni neri, il tai fu e la cintura rossa e si mise a gambe incrociate.
''perché dobbiamo fare questo?, perchè l'essere umano ha questo impellente bisogno di uccidere? Non staremmo tutti meglio senza? Ma dopotutto io dico questo per il motivo che non ho la mano ferma, dopotutto se fossi bravo combatterei tutti i giorni, l'uomo è ipocrita nella sua natura più interna...''
intanto la gente prese posto per vedere quel violento spettacolo. La gente si accalcava sugli scalini roventi, sulla nuda terra, ormai rovente per il continuo battere del sole e dell'assenza di vento.
Tutti gli spettatori erano concitati e sbraitavano anche se i combattimenti non erano iniziati. Dopo poco arrivarono gli sfidanti dello xiuxi dan quan, avevano un aspetto possente ma erano decisamente infantili; Non portavano il minimo rispetto e si dilettavano a insultare la scuola rivale senza nessun ritegno. I combattimenti stavano per iniziare. I maestri delle due scuole pattuirono le regole e la durata degli incontri. Il maestro di xin baji quan era vestito con una lunga toga nera dalle lunghe maniche . Sembrava nettamente più giovane della sua nemesi, infatti sebbene avesse un'età avanzata dimostrava diversi anni di meno. L'altro maestro invece aveva un aspetto meno gioviale e sebbene avesse due o tre anni di meno della sua nemesi ne dimostrava di più, era vestito anche lui con una toga ma di colore bianco e senza le maniche, portava anche i capelli raccolti in una lunga treccia. Dopo poco tutto era deciso,
gli incontri sarebbero finiti a dieci secondi dopo che uno dei due contundenti era a terra, le regole erano semplici: niente colpi ai testicoli o agli occhi e divieto assoluto di portare armi. Dopo l'annuncio delle così poche regole la gente ammassata qua a la esplose in urla e schiamazzi. Intanto Shenjian stava tremando per l'enorme tensione di cui era colma l'aria oramai secca. I due maestri sorteggiarono gli incontri. I primi a salire sul ring furono gang dello xin baji quan e suliao dello xiuxi dan quan. Erano della stessa età, circa 15/14 anni. Quello dello xing baji quan era più basso, i capelli cortissimi e indossava un tai fu azzurro e una cintura gialla. L'altro era leggermente più alto con capelli raccolti in una lunga treccia e molto slanciato. Era vestito solo con dei pantaloni bianchi e una cintura blu.
Lo scontro iniziò
il ragazzo in azzurro si chiuse a riccio e l'altro combattente aggirò la guardia e riuscì a premere sulla trachea dell'avversario che si scoprì. A quel punto lanciò un potente pugno indirizzato alla faccia del nemico che indietreggiò e fece andare a vuoto il colpo in più non si accontentò, si chinò, afferrò il braccio ancora indurito e proiettò l'avversario a terra. Una volta a terra cercò di immobilizzare il suo nemico senza infierire, tuttavia non aveva fatto i conti con la scorrettezza del suo avversario. Infatti appena sbalzato sul legno del palco lanciò al suo avversario un ginocchiata nei genitali che il maestro di xin baji quan non vide e quello di xiuxi dan quan fece finta di non vedere. Dopo di ciò iniziò a colpirlo di gomito in bocca, questo fece letteralmente schizzare via il ragazzo da sopra di lui che finì a terra e nonostante ciò il praticante di xiuxi da quan continuava a colpirlo. Il conto alla rovescia terminò, il ragazzo si alzò sanguinante e si avviò a prendere delle garze, ''così imparo a non fare lo stronzo …''. I due maestri sorteggiarono il secondo incontro. ''Il secondo incontro vede Shenjian contro dapang. Shenjiang si avviò sul palco rialzato sudando freddo, la visione del suo avversario non migliorò di certo le sue condizioni: davanti a lui si estendeva un gigante di diversi anni più di lui, alto come minimo un metro e novanta per 70 kg di massa muscolare. Dopotutto era il rischio del mestiere visto che in nessun sanshou esistono categorie di peso. Anche il popolo non sembrava sicuramente dalla sua parte infatti in quel momento il ragazzo si accorse di una verità molto importante, ossia quella che l'uomo non parteggia per il migliore o per quello a cui più assomiglia, parteggia solo per quello che vince; l'unico dalla sua parte era
Laotong che lo incitava a dare il meglio di sé. L'incontro inizò. Shenjian ebbe un attimo di riluttanza ma dopo pochi secondi si mise in guardia. Dapang lanciò un diretto mirato allo stomaco del ragazzo, lui schivò il pugno e aggirò il nemico, dopo di ciò lanciò un'avambracciata nelle costole che sebbene fece iniziare a parteggiare per lui la folla non causò nemmeno l'ombra di un dolore al gigantesco Dapang che, di tutta risposta di girò e lanciò un secondo pugno, che fu prontamente fatto slittare facendo scoprire l'orecchio al nemico su cui il ragazzo lanciò un gancio che causò al nemico un discreto bruciore. Il gigante si rigirò e iniziò a urlare e mugghiare come un toro mattato lanciando pugni e ginocchiate. Il ragazzo resse i colpi per alcuni secondi prima di venire sbattuto violentissimamente sul parapetto del palco dove il nemico iniziò a colpirlo con potentissimi pugni e ginocchiate in pieno volto. Intanto sugli spalti oltre alla gente che urlava e parteggiava c'era anche Laotong stava tremando e pregando che suo figlio si salvasse. Tutto a un tratto qualcosa cambiò, cambiò qualcosa di profondo in quel ragazzo, qualcosa che appena fu scorto da Laotong lo fece rabbrividire ancora di più della brutta sorte del figlio adottivo. I suoi occhi iniziavano a diventare neri. Tutto a un tratto sembrò invulnerabile ai colpi e si alzò ridendo come un matto. Subito dopo lanciò un calcio laterale che fece letteralmente schizzare via il gigante. Il ragazzo continuava a ridere, ridere, ridere con fare forsennato e demoniaco, il gigante lo guardava incredulo così come la folla. Dopo il pauroso calcio laterale il gigante lanciò un colpo di taglio con la mano, il ragazzo parò il colpo e lanciò un colpo a mano aperta che gli spacco completamente il plesso solare , tuttavia non affondò, non perchè non volesse ucciderlo, voleva solo prolungare le sue sofferenze. Il gigante cadde sul legno rovente con un tonfo sordo. Il ragazzo allora lo guardò e iniziò a assestare possenti pestoni sull'ormai rotto plesso solare del gigante. ''credevo che con quei lunghi anni di meditazioni e terapie questo stadio fosse stato letteralmente inghiottito dalla sua mente... Evidentemente
non è così'' pensò Laotong dopo essersi messo la testa tra le mani per non guardare. Dopo essersi divertito abbastanza lanciò il gigante lontano dal palco mirando alla platea destinata alla scuola rivale, Dopo di questo iniziò a colpire a vuoto e a colpire il parapetto sfondandolo. Dopo essersi liberato corse verso il maestro della scuola rivale che cercò di allontanarlo con un calcio, ma non andò a segno. Il ragazzo fu abbastanza veloce da andare dietro al maestro. Dopo di questo colpì di gomito abbassandosi il maestro nelle costole, dopo di ciò il maestro si girò e lanciò un possente calcio laterale che colpì tra capo e collo il ragazzo, lui lo guardò perplesso e di tutta risposta gli stroncò la gamba; Il maestro urlò forte. La gente oramai o era fuggita o era ammutolita e guardava la scena con sommo orrore. Dopo avere spezzato la gamba Shenjian iniziò a lanciare calci nello stomaco che trapanarono letteralmente le interiora al maestro. ''adesso basta Shenjian! Posalo subito!'', era il padre adottivo a parlarli''. Di colpo i suoi occhi ridiventarono normali e lui si calmò. Era come se si fosse svegliato da un sonno senza sonni, iniziò a vedere i feriti e i laghi di sangue. ''che cosa è successo qui?! Chi è stato a massacrarli?!''. Una voce dalla platea dello xin baji quan si librò ''è uno zanshen! Ho sentito di quell'etnia di mostri tempo fa! Prendete delle armi e uccidetelo!''. Laotong iniziò a piangere, si tolse dal collo il grande medaglione raffigurante il buddha. ''shenjian non è importante cosa hai fatto adesso o cosa farai un giorno. Prendi questo e corri, corri e corri non ti fermare mai e corri corri sempre!''. Il ragazzo anche lui tra le lacrime,sporco di sangue e pieno di lividi prese il medaglione e iniziò a correre, correre,correre anche se, in definitiva non sapeva nemmeno perchè ne per dove ma lui corse lo stesso, senza mai voltarsi indietro... corse...
capitolo 3: la cittadina
Ormai era quasi mezza notte e Shenjian non aveva ancora smesso di correre. Si fermò preso dallo sconforto e dalle lacrime per alcuni secondi a vedere la grande torre di Tianjun (un'immensa pagoda alta quasi 30 m) allontanarsi sotto la debole luce dei rudimentali lampioni, della luna e delle stelle. Dopo di questo con lo sconforto nel cuore si diresse lontano, non sapeva dove, solo lontano. Dopo alcune ore di marcia arrivò a un piccolo paese,
non avrà contenuto più di un paio di centinaia di persone ma era abbastanza grande da contenere una taverna e altri servizi. Shenjian si reggeva a stento. Arrivò a stento a quella baracca che portava il nome di ''taverna''. Shenjian entrò dentro. L'ambiente era fresco ma buio e puzzolente. Il ragazzo si apprestò a vendere il medaglione in legno di gimkgo, oro e lapislazzuli, era riluttante a darlo via. Era davvero bello. era un pesante medaglione rettangolare di legno di gimko gigante al cui interno era saldata l'immagine in lapislazzuli di un buddha in meditazione, il tutto era completamente circondato da un rivestimento esterno d'oro che copriva tutto il lato esterno al medaglione. Il taverniere gli diede veramente pochissimo per quell'oggetto talmente bello: soli quaranta yingbi (l'equivalente di cinquanta euro o cinquanta dollari), davvero pochissimo, tuttavia il ragazzo era troppo stanco. Dopo di questo uscì da quel luogo per l'odore insopportabile che gli dava la nausea e si accasciò per terra esausto sotto la calda luce dell'alba. Si risvegliò sotto il sole pungente, erano circa le dieci del mattino, aveva dormito sei ore. Notò che quella cittadina era completamente vuota. Nulla, non c'era nulla. Niente persone, niente animali, niente. Allora il ragazzo rientrò nella taverna. Mi scusi, ma come mai non c'è nessuno per le strade? Che cosa è successo qui?''. Il taverniere sbottò ''non è successo niente, niente di niente! E se non ti và bene vattene pure via!''. Il taverniere sudava, era completamente sudato e sconvolto. ''d'accordo...''. Il ragazzo uscì e fece un giro per la minuscola cittadina. Notò alcune cose davvero molto strane. C'erano in molti luoghi animali come asini o pecore in avanzata decomposizione, tuttavia il ragazzo era indifferente. Le bestie muoiono, gli uomini muoiono e se non morissero il mondo straborderebbe. L'unica cosa era che ne trovò moltissimi anche all'interno del piccolo centro cittadino. Continuò e continuò fino a che non vide una cosa che lo colpì e lo fece quasi vomitare: una statua di un buddha in pietra la cui testa era stata spaccata a martellate deformando orribilmente il volto, le labbra spaccate a formare una cavità erano state riempite con un pezzo di carne putrefatta. La vista di quell'immagine a lui tanto sacra umiliata a quel modo lo ripugnò e quasi lo depresse. Finì di fissare quello scempio per trovare qualcosa che lo avrebbe scioccato molto di più. Il buddha non era li a caso... Vi era l'entrata di un vero e proprio tempio. All'interno non c'era nulla di vivo. Vi erano cataste di monaci morti deflagrati dalle fiamme di un probabile incendio e tutto era ricoperto dalle ceneri di opere d'arte e libri. La vista di tutto questo causò al ragazzo lunghi e irrefrenabili conati di vomito e nausea, ma soprattutto non fece del bene alla sanità mentale del ragazzo. Dopo poco notò che uno dei monaci accatastati era stato ucciso a colpi di spada e il suo sangue utilizzato come ''inchiostro'' per scrivere quell'insensato insieme di ideogrammi: 四活 (evviva i quattro), il ragazzo non capiva a chi si riferisse il macabro scrittore, le forze politiche centrali erano una, mentre di forze politiche minori erano centinaia tra prefetti, amministratori ecc ecc. Il ragazzo corse fuori dalla struttura semidistrutta del tempio e corse, corse ancora come aveva fatto scappando da Tianjun. Dopo qualche minuto di corsa realizzò che ormai non aveva senso vivere così si inginocchiò in terra in attesa di morire. Dopo circa un'ora di attesa l'intera zona fù pervasa da un potente rumore di zoccoli, Shenjian non si mosse e tutto sommato non gli interessava realmente di venire massacrato da una mandria di animali. Dopo poco gli animali si rivelarono, non erano altro che cavalli, i cavalli non erano da soli, infatti sul dorso degli animali figuravano cavalieri di un corpo che Shenjian non conosceva. Erano armati di tutto punto con armi di ogni genere e avevano la particolarità di avere il volto dipinto di bianco, Questa particolarità rendeva quasi onirica la visione di quei cavalieri, Shenjian rimase nella stessa posizione senza muoversi fino a che qualcosa lo alzò di forza e allora vide i suoi macabri scopritori, non disse nulla e non si mosse quando i suoi carcerieri gli legarono le mani e lo costrinsero a camminare dietro di loro, stava già camminando da circa un minuto quando il gruppo di cavalieri inchiodò e Shenjian alzò la testa e notò un gigantesco stendardo formato da un'accozzaglia di pelli su cui erano scritti con un liquido rosso un'altra accozzaglia insensata di ideogrammi:
''看著他們盯著天空,他們看到他們知道四大,誰願意崇拜''
''guardate il cielo,loro scrutano, loro vedono, loro
sanno,i quattro grandi sanno.''
Dopo avere letto quelle parole il cavaliere in testa estrasse da una sacca una bottiglietta in vetro contenente un liquido nero e una pietra focaia, si avvicinò allo stendardo, lo cosparse del liquido nero e gli appiccò fuoco.
. A differenza di tutti lui era costretto a camminare e non aveva diritto a un cavallo, era più scosso da quanto aveva visto di come sembrasse. Il viaggio verso est continuava attraverso il nulla, un ''nulla'' composto da lunghe pianure secche denominate Dà biǎn. Ormai marciavano in piena savana da quasi cinque ore, il vento caldo aveva smesso di soffiare smettendo di portare quel pochissimo refrigerio che portava normalmente era totalmente assente. L'ecosistema creato dall'uomo era meraviglioso: si potevano notare grandi branchi di antilopi si stagliano accanto a creature endemiche come i tukuai ossia enormi rettili onnivori delle dimensioni di un triceratopo. Shenjian non aveva la minima idea di dove stesse andando tuttavia non gli importava, nulla aveva più senso per lui.
Capitolo 4: Un incontro significativo
Erano quasi le quattro del pomeriggio quando in lontananza si iniziarono a notare delle costruzioni. Shenjian ebbe un sussulto, quella era sicuramente Chencao, una delle città più importanti della zona da tutti i punti di vista. Entrato nella città insieme ai lugubri cavalieri notò moltissime differenza da Tianjun. A d'esempio lo stile di costruzione era molto più duro e imponente, un'altra grande differenza con Tianjun erano i colori delle strutture. Infatti lo stile di Tianjun era splendido per l'utilizzo di bianco, azzurro, blu e altri colori (tendenzialmente sbiaditi), invece quello di Chencao per l'utilizzo di colori estremamente potenti come il rosso acceso o l'oro, in quella città le piazze erano enormi e imperiose circondate da statue di leoni o draghi. Finalmente il plotone si ritrovò davanti al palazzo del prefetto. Era enorme, era costruito con uno stile particolare. Infatti era una fusione tra lo stile di Tianjun e quello autoctono, i colori principali erano l'oro e l'azzurro. Il palazzo era di per se largo, tuttavia come i palazzi di Tianjun aveva tetti slanciati,insoliti e estremante curvi verso l'alto. La struttura stessa era sostanzialmente un'enorme pagoda che si avviava verso l'alto restringendosi sempre di più. Il palazzo era circondato da splendidi giardini con alberi e fiori di tutti i tipi e tutto ciò era circondato da un piccolo esercito di minimo quattrocento persone. Arrivò il momento di entrare e il gruppo di cavalieri si divise. Rimasero solo quattro soldati che lasciarono il cavallo e iniziarono scortarlo. I quattro uomini e il ragazzo varcarono la soglia del palazzo. L'interno era totalmente tappezzato da figure di animali autoctoni,terrestri e mitologici. I colori dell'interno erano più accesi di quelli esterni. Gli uomini attraversarono lunghi corridoi affrescati e pieni di guardie, sino a arrivare alla sala del prefetto dove il prefetto gli aspettava. Portava un lungo hanfu (abito destinato alle persone d'alto rango dell'impero simile a una casacca lunga fino ai piedi) di colore blu e bianco ''buon giorno signori, noto che mi avete portato il ragazzo... bene..., ora ragazzo vorrai sapere per quale motivo mi servi''. Shenjian lo guardava distaccatamente senza parlare. ''Allora ragazzo ti hanno mai parlato del grande esodo?''. Il ragazzo annuì
''il grande esodo è appunto la fuga del nostro popolo dal regno di laoqin, devi sapere che lì il nostro popolo viveva felice come vive adesso. Fino a che 4 esseri forse demoni o forse solo uomini malvagi strapparono il controllo all'imperatore e cercarono di distruggere completamente la nostra cultura, per fortuna dopo circa un decennio furono fermati e puniti... Il problema però non è questo. Devi sapere che tempo fa è stata formata una... sorta di ''setta'' che idolatra questi schifosi usurpatori. I componenti di questo gruppo sono assolutamente determinati a termine ciò che ''i quattro'' hanno iniziato più di settecento anni fa.''. Il ragazzo parlò dopo quasi due giorni di silenzio ''ho visto, ho saputo perchè sono qui?'' il prefetto lo interruppe ''aspetta! Adesso parliamo di te, ho sentito tramite messaggeri e tramite radio che tu sei uno zanshen, un'etnia oggi estinta creata per scopi bellici''. Shenjian sobbalzò, non capiva più nulla. ''Ah allora tu non lo sai? Scusami, mi dispiace ma devi sapere che tu come tutta la tua etnia sei un organismo vitale nato sostanzialmente per combattere, tuttavia è meglio avere una verifica pratica.'' Il prefetto battè le man ''Shaoquan entra e soprattutto guardie venite quà'' in quel momento esatto entrò uno dei soldati che faceva la guardia all'esterno del palazzo e un altro paio di guardie che si collocarono davanti al prefetto incrociando le spade. Aveva la pelle scurita dal sole, i suoi occhi erano freddi e distaccati mentre i capelli erano insolitamente lunghi e di un nero corvino. Il guardiano iniziò a spogliarsi della pesante armatura ormai rovente e rimase a torso nudo, vestito solo di un gonnellino e di una cintura azzurra fluente. L'uomo si posizionò in posizione stabile. Shenjian invece esitò e guardò in basso, oramai non sapeva cosa provare, era scosso. Avrebbe solo voluto piangere e sfogarsi tuttavia aveva capito che l'uomo e soprattutto la razza di uomo a cui lui apparteneva non era fatta per quello. Forse la vita stessa non lo era. Così si pose anche lui in posizione stabile e impostò la guardia a media altezza. I due contundenti si studiarono per diversi secondi. Dopo di questo il ragazzo fece un profondo respiro e scattò lanciando un possente calcio indirizzato allo stomaco dell'avversario. Shaoquan all'ultimo momento lanciò una possente gomitata esattamente sul ginocchio del ragazzo che causò un violento informicolamento, dopo di questo Shaoquan lanciò un colpo a mano aperta sulla guancia del nemico, lui indietreggiò e provò a colpire con un gancio. Tuttavia il suo nemico era incorruttibile e colpì violentemente sull'articolazione provocando di nuovo un forte informicolamento. Shaoquan stava sempre in guardia, sempre nella stessa posizione e non si smuoveva; Shenjian aveva già il fiatone.
Shaoquan agganciò il corpo del ragazzo e colpì con una violenta testata al volto, in una frazione di secondo gli occhi del ragazzo divennero neri. Il prefetto che fino a quel momento stava guardando i due scannarsi sobbalzò e ordinò la venuta di altre due guardie per paura che dopo avere finito con Shaoquan lo attaccasse. Shaoquan non si era accorto della metamorfosi e colpì con un possente montante allo stomaco, tuttavia il colpo a differenza di quelli precedenti non smosse di un millimetro il ragazzo, che con quegli occhi neri e profondi continuava a fissarlo. Il ragazzo allora lanciò una gomitata esattamente nel plesso solare, l'uomo sentì un dolore tremendo tuttavia era troppo determinato per indietreggiare. Shaoquan lanciò un pugno mirato alla faccia del ragazzo, lui senza battere ciglio lo fece slittare e colpì con un possente calcio al ginocchio che ne provocò la frattura. Shaoquan non andò giù, appoggiò il peso sull'altra gamba e sudando freddo continuò a colpire di pugno, il ragazzo non era stanco, non sentiva dolore,era spaventoso... Con uno sforzo immane Shaoquan si lanciò di peso sulle gambe nemiche e dopo avere fatto atterrare il ragazzo continuò a colpirlo violentemente con gomitate e colpi con il dorso della mano circa un dito sopra i genitali. Era la prima volta che un colpo nemico gli dava effettivamente fastidio. Il ragazzo si alzo a sedere e lanciò una scarica di pugni dalla spaventosa precisione, ogni colpo arrivava a grande velocità e colpiva in un punto preciso della faccia (naso, occhi, bocca e orecchie), ormai Shaoquan aveva la faccia sanguinante, tuttavia il suo sguardo restava freddo, era il primo nemico a avere dato del filo da torcere al ragazzo quando arrabbiato. Shaoquan con l'ultimo briciolo di volontà si girò su se stesso, si appoggiò sul ginocchio (e questo gli procurò un dolore tremendo) e lanciò un calcio laterale che colpì il ragazzo in piena faccia. Tuttavia era totalmente invulnerabile. Allora Shaoquan fece una cosa che lasciò a bocca aperta tutti, si mise in ginocchio aspettando il colpo di grazia, il ragazzo si alzò e iniziò a ridere in maniera demoniaca e iniziò a prendere a calci e pestoni l'ormai distrutto Shaoquan tuttavia il ragazzo non pensò ad'assestare un colpo realmente mortale. Dopo qualche minuto il ragazzo ritornò normale. Il prefetto si riprese e rispose '' Hai superato la prova, complimenti tuttavia non sei ancora un soldato perfetto, almeno non abbastanza bravo da guidare un'esercito... ti allenerò da domani, verrai scortato nelle tue stanze''. Due delle quattro guardie davanti al prefetto accompagnarono Shenjian a una delle stanze, la stanza era interamente tappezzata di azzurro, forse era stata addirittura preparata dal prefetto per fare sentire il ragazzo come a casa. Tuttavia il ragazzo era troppo stanco, si infilò nella rudimentale doccia per ripulirsi del sangue e della terra incrostata, si asciugò di fretta e si infilò nell'ampio letto sebbene fossero solo le sei del pomeriggio. Dormì a lungo, un lungo sogno senza sogni. Il rilassamento nervoso lo fece dormire circa tredici ore. Il giorno seguente sarebbe stato bellissimo, bellissimo solo per il fatto di esserci.
Capitolo 5:l'addestramento
Erano circa le otto del mattino quando una guardia entrò nello stanzone di Shenjian comunicandoli a gran voce di seguirlo, il ragazzo annuì. Dopo essersi infilato di fretta gli abiti del giorno prima e seguì la guardia che lo portò a un tavolinetto su cui poggiava una ciotola di riso, diverse tazzine di tè bianco e dei ravioli. Il lasso di tempo tra l'avvistamento degli alimenti e il loro ingerimento durò davvero pochissimo, erano quasi due giorni di digiuno e il ragazzo non poté fare a meno di fiondarcisi sopra. Dopo circa una decina di minuti arrivò nella stanzetta un servitore. Era basso, grasso e vestito con un lungo abito. L'ometto uscì dalla stanzetta afosa ''seguimi'', il ragazzo fece come richiesto. Dopo un lungo corridoio e una rampa di scale e si ritrovò in una stanza imbottita con una debole luce riprodotta da una rudimentale lampadina, la stanza umida e afosa e era piena zeppa di strumenti per allenamento come sacchi, fantocci riproducenti il corpo umano o approssimative riproduzioni di armi. Nel centro della stanza c'era un uomo alto e muscoloso abbigliato solo di pantaloni neri e di una cintura rossa. ''Io sono il generale kwan, sei stato portato qui per un allenamento speciale. Adesso mio caro buttati a terra e fai quello che ti dico''.
Il ragazzo rimase immobile per alcuni secondi fissando l'uomo con sorpresa , si stava immergendo nei suoi pensieri quando qualcosa urtò violentemente il suo stomaco ''ho detto giù puttanella!''
il ragazzo si buttò già sia per il dolore perforante che per l'ordine. ''adesso mio caro inizia a fare flessioni ti dico io quando bastano''. Il ragazzo iniziò a fare flessioni, a ogni flessione compiuta l'uomo lanciava un calcio sugli addominali del ragazzo che dopo una ventina di calci si fece sfuggire un lamento.
''cosa ho sentito mia cara puttanella?'' il sergente si chinò sul ragazzo sfinito e lo tirò su per i capelli fino a circa venti centimetri dal terreno ''ragazzo mio, così mi deludi!'' e dicendo questo lo lasciò andare in terra facendolo per giunta sbattere di faccia sul suolo, ''adesso troietta girati dall'altra parte e mettiti a fare chiusure a libro!'' il ragazzo che ormai grondava sangue si girò e iniziò con sforzi enormi a fare chiusure, ogni chiusura era un altro calcio sugli addominali, il ragazzo quella volta non si fece sfuggire nemmeno un suono e il generale fu clemente facendolo smettere a venti piegamenti. Dopo di che fece alzare il ragazzo,gli lanciò uno straccio per pulirsi il sangue e lo mise davanti al saccone. ''picchia...'' il ragazzo si guardò intorno ''Ho detto picchia!'' il ragazzo iniziò a sfoderare tutto il suo repertorio tecnico iniziando a colpire il sacco con pugni e calci praticamente perfetti che facevano indietreggiare di molto il saccone. Kwan lo guardava con sufficienza, in effetti non c'era niente da dire, Quei colpi erano perfetti. ''hei ragazzino cos'è quella?'' sbottò a un certo punto il generale guardando le gambe del ragazzo. ''che cazzo è quella ?!'' riferendosi alla larga posizione delle gambe. Dopo questo si girò e assestò un calcio sull'inguine del ragazzo che lo fece cadere. ''sai che bello quando combatti volare in terra e farsi ammazzare per una stronzata simile!?''. ''Adesso guardami e copiami!'', l'uomo gli mostrò la corretta posizione e chiese la sua ripetizione per cinquanta volte e ad ogni minimo sbaglio percuoteva il ragazzo con calci e pugni. Passò così tra sofferenze il primo giorno di allenamento. Alla fine dell'allenamento il ragazzo era una vera e propria maschera di sangue ma nonostante questo era alquanto contento visto che era sicuro di non morire e bene o male capiva che un allenamento simile lo avrebbe fatto diventare incredibilmente forte. Così passarono diversi mesi, tra i terrificanti allenamenti e le lunghe passeggiate per il meraviglioso palazzo. Fino a che un giorno mentre meditava nel giardino del palazzo ormai umido per il vento che precedeva ogni anno la stagione delle piogge fece un incontro interessante, infatti la sua meditazione fu interrotta da degli schiamazzi prodotti da voci femminili. Shenjian aprì gli occhi di scatto, davanti a lui c'era una ragazza vestita con un changseom (lunga tunica sbracciata portata dalle donne) truccata con cipria che le rendeva il volto completamente bianco e con la tradizionale pennellata di rosso a metà della bocca. Dopo avere visto la ragazza ebbe un'ondata di terrore, non aveva la minima idea di come comportarsi. ''oh tu guarda ha aperto gli occhi'' una seconda ragazza fece scansare la ragazza dal pesante trucco. ''deve essere una guardia nuova... Hei tu, sei una nuova guardia?'' il ragazzo la guardava con gli occhi sbarrati finalmente riuscì a pronunciare delle parole ''… no'' ''allora cosa sei?'', ''sono un soldato'' rispose lui ''che cosa cambia?'', ''cambia che un soldato và in guerra, una guardia fa appunto ''la guardia'' a qualcosa''. Il discorso tra i due fu interrotto tra una terza voce che veniva da dietro dei due ''su dai Shàngwǔ non importunare le guardie''. Il ragazzo si girò. Un uomo alto dai lunghi capelli raccolti in una treccia abbigliato con una lunga toga di seta. Il ragazzo provò una strana sensazione guardandolo, aveva una sorta di alone intorno, un alone fatto di malvagità pura, quell'individuo aveva qualcosa che non andava assolutamente è come se quell'uomo fosse circondato da un velo fatto di morte pura.

Edited by nicciolino1 - 11/10/2012, 13:33
 
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