| Mi sto ri-centellinando tutta la serie di Goldrake con il Pargolo, e non sono ancora arrivata a quell'episodio, quindi vado di memoria ( a dire il vero pensavo di inviare qualche pensiero riguardo Mineo... ma c'è tempo, troppa carne al fuoco non va bene!!).
La situazione Fratello maggiore-sorella minore, è un classico della psicanalisi, probabilmente anche fenomeno epigenico, ma tante sono le donne che amano il fratellone come fosse un secondo padre (ma meno distante e meno "edipico" del padre vero, che non sarà mai un "amico", proprio perché padre per ruolo) Tante sono le donne che avrebbero desiderato un fratello maggiore (io me lo ero addirittura inventato!!), e tanti sono quei fratelli maggiori che adorano e proteggono la sorellina. Infine gli stessi genitori che hanno avuto classica coppietta prima maschio-poi femmina, confermeranno la loro inconscia soddisfazione nell' aver realizzato quel non so che di istintivo che porta a sperare, ben inteso irrazionalmente, nella coppia fraterna succitata. Ovvio che il tutto trascende la razionalità...!!
Lo spirito di vendetta, presente in tutto l'anime, (sebbene non sempre a connotazione positiva, ma siamo umani, e tutti bene o male lo abbiamo sperimentato, e gode del fascino tipico della dannazione), è il motore che spinge fino al sacrificio estremo, punto in comune con tanti personaggi che compaiono come nemici, più o meno condizionati, e non da ultimo che anima il non immune Principe. Shira non sfugge agli impulsi più inconsci, e quindi sarebbe stato stupefacente se non avesse agito come illustrato nell'anime... ovvio, fino al finale, in cui la razionalità fa capolino, ma orgoglio e spirito di sacrificio nobilitano le gesta (forse la razionalità sarebbe più accettata, più logica, ma meno toccante dal punto di vista emozionale, e in fondo noi tutti cerchiamo queste emozioni). Il meccanismo è classico, altrimenti non si potrebbe parlare di "tragedia", nel senso letterario del termine...
Come spesso capita in Goldrake, a fine episodio si è tentati di "perdonare" (come del resto fa Duke) il cattivo (non Vega) di turno, perché se ne capiscono e comprendono le motivazioni, quali alter ego dell'agire del nostro eroe. Come dire che alla fine tutti sono vittime, anche se qualcuno deve soccombere, ed ecco apparire l'arma del "pensiero razionale" che porta il "manipolato" a redimersi cercando la morte. Questa vista come liberazione da immani sofferenze sia psichiche che fisiche (e anche in questo caso Duke non fa eccezione). Senso di giustizia fatta, anche se con l'amaro in bocca, accompagnano lo spettatore, che perô è ben contento di vedere il suo eroe ancora vivo... forse ancora più eroe perché dannato e capace di resistere alla tentazione di soccombere ai propri fantasmi, perché sostanzialmente sa di essere nel giusto.
In quanto a Shira come personaggio-comparsa, è stata dotata di capacità di introspezione e rettitudine... non è glaciale, anzi, è un bellissimo personaggio!
Edited by pianetaazzurro - 4/6/2015, 13:44
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